Il 12 marzo, durante un evento organizzato da ANPI, Accademia olimpica, ISTREVI, AVL, e ANEI, per ricordare il politico vicentino Domenico Piccoli, morto nel 1921 in circostanze misteriose che potrebbero essere state riconducibili allo squadrismo fascista, alla presenza dei membri del direttivo del PSI vicentino, si è verificato un attacco hacker che è stato definito “fascista”, nel senso che gli autori inneggiavano appunto al Ventennio, a Hitler, alla Shoah. Il senatore del PSI Nencini, uno dei due salvatori in extremis, assieme a Ciampolillo, del governo Conte II, salvataggio poi vanificato dalla nomina di Draghi, ha presentato un’interrogazione alla ministra della Giustizia Cartabia. Nencini fa riferimento anche alla rimozione della clausola antifascista a Vicenza e al no della giunta alla sua reintroduzione, chiedendo infine alla guardasigilli se “non ritenga doveroso accertare se sia previsto, a livello locale, un intervento finalizzato ad arginare le iniziative di carattere nazista/fasciste che più volte hanno colpito il vicentino e altre zone della Nazione”.