“Importante comprendere l’entità del danno e prevenire nuovi attacchi. L’Ulss in questione è stata presa di mira casualmente o per una sua peculiare vulnerabilità?”. La Consigliera regionale Cristina Guarda, Europa Verde, interviene così in un comunicato sulla diffusione dei dati di migliaia di cittadini dopo l’attacco hacker all’Ulss di Padova: “Già lo scorso agosto, in pieno attacco hacker alla Regione Lazio, presentai una interrogazione in Consiglio regionale per verificare la capacità di prevenzione di azioni criminali come questa da parte della Regione. Purtroppo anche la Sanità veneta è stata colpita a pochi mesi di distanza. Esprimo vicinanza e supporto alle migliaia di cittadini vittime di questo attacco, raccomando quindi che l’Ulss 6 informi al più presto i diretti interessati sulla quantità e la qualità dei dati violati e resi pubblici. Ho presentato richiesta di acquisizione di informazioni nella Commissione regionale per le politiche socio-sanitarie, poiché è necessario che il Consiglio regionale venga informato sulla gravità dei fatti, sulle misure che si intendono adottare nell’azione di contenimento dei danni subiti dal sistema sanitario e le possibili strategie in ordine di prevenzione.”
Conclude Guarda: “E’ da vigliacchi attaccare il sistema sanitario in piena pandemia. Spetta alla magistratura condurre indagini e risalire ai responsabili. Mentre è compito della politica assicurare azioni utili alla tutela dei dati in possesso della pubblica amministrazione. E’ opportuno verificare se, come suggerito in occasione dell’attacco alla Regione Lazio, non sia utile coordinare gli acquisti informatici da parte degli enti regionali al fine di rendere più uniforme la prevenzione e la risposta a futuri hackeraggi. Non secondario infatti sarebbe comprendere per quale motivo sia stata presa di mira l’Ulss euganea.”