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Le recenti rivelazioni dei media regionali, ultima in ordine di tempo quella de Il Mattino di Padova, ci lasciano basiti – scrive nella nota che pubblichiamo Maria Teresa Turetta segretaria regionale CUB Confederazione Unitaria di Base del Veneto. L’attacco hacker che ha interessato tutte le Ulss venete è stato devastante. Il fatto che possano essere carpiti da chiunque dati sanitari dei cittadini, a partire dai dati relativi alle negativizzazioni dal virus sars Cov-2, è inquietante, soprattutto in relazione alle avvisaglie di cui la stampa regionale aveva parlato nei mesi scorsi.

Stiamo parlando di dati sensibilissimi che dovrebbero essere particolarmente tutelati dai servizi informatici pagati dalla Regione Veneto con i soldi dei cittadini. Già… ma a chi sono stati appaltati i servizi informatici delle ulss venete? Quanti soldi pubblici vengono spesi per ottenere questi risultati? I responsabili politici e amministrativi di tali scelte saranno cacciati a calci nel culo da Zaia? Le eterne minoranze in consiglio regionale hanno intenzione di denunciare qualcuno per questo ennesimo attacco hacker?
Qui è in gioco la credibilità delle istituzioni sanitarie venete, in primis del governatore Luca Zaia che ha l’obbligo di trovare il responsabile di questa ennesima e gravissima falla gestionale.
Ai cittadini i cui dati sensibili sono resi pubblici: non li lasceremo soli, in mancanza di riscontri credibili dalla Giunta veneta torneremo presto a farci sentire su questo argomento.