Attentatore di Notre Dame è tunisino sbarcato a Lampedusa. Zanettin: “decreti Salvini non vanno modificati!”. ViPiù: l’Islam “espella” gli assassini

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«Dalle prime sommarie informazioni provenienti dalla Francia pare che l’attentatore di Notre Dame di Nizza sia un tunisino sbarcato a Lampedusa a settembre. Proprio ieri abbiamo discusso in aula a Montecitorio le pregiudiziali di costituzionalità del decreto legge che giudica necessario ed urgente modificare i decreti Salvini. Il Governo è ancora in tempo per fare retromarcia»: a dichiararlo oggi all’Ansa non è certo un populista anti islamista ma l’avvocato vicentino Pierantonio Zanettin, parlamentare forzista di lungo corso e di ancora più  lunga tradizione moderata e liberale. Lo abbiamo contattato sul suo intervento e sull’ennesimo, atroce attento islamista in Francia.

On. Pierantonio Zanettin abbiamo appena registrato una  sua dichiarazione all’agenzia Ansa, con cui chiede al governo di fermare il nuovo decreto legge, che modifica i decreti Salvini sull’immigrazione. Spiega a ViPiù questa sua presa di posizione?

Proprio ieri abbiamo discusso nell’aula di Montecitorio il nuovo decreto del governo, precisamente il n. 130/2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale  il 21 ottobre 2020, che modifica i decreti Salvini sulla immigrazione..
Nel dibattito ho illustrato la posizione di Forza Italia, che giudica tale decreto privo dei requisiti di necessità ed urgenza.
Ora apprendiamo che il terrorista tunisino che stamattina si è reso responsabile della strage nella basilica di Notre Dame a Nizza era sbarcato a Lampedusa solo poche settimane fa.
Questo dato inquietante dimostra che le maglie della immigrazione dal Mediterraneo devono essere ulteriormente strette e non allentate come invece propone il Governo.

Chiederete le dimissioni  del ministro Lamorgese?

Quanto è  accaduto è gravissimo.
Salvini è a giudizio per aver contrastato in modo energico l’immigrazione.
Ora scopriamo che la svolta buonista ha consentito lo sbarco nel nostro paese di un immigrato, che non è stato rispedito nel suo paese di origine come si sarebbe dovuto e che ora si è macchiato di un crimine efferato sul suolo francese.
Probabilmente dovrebbe dimettersi non solo in ministro Lamorgese, ma l’intero governo.

Che dire? Chi scrive e dirige da anni questo quotidiano online non può di certo essere accusato di intolleranza né politica né religiosa.

Ma a questo punto, dopo l’ennesima atroce azione di un attentatore che in nome di Allah uccide e decapita, o tutti i musulmani, che condannano in maniera ormai troppo flebile questi atti, vanno in piazza a dimostrare contro questi assassini e contro coloro che, figuri alla Erdogan, li armano di odio oppure faremo sempre più fatica a fare dei distinguo tra buoni credenti nell’Islam e cattivi musulmani.

Perché i “buoni” che non condannano con forza e in maniera tangibile i “cattivi” e non li espellono dalla loro comunità sono essi stessi cattivi e non possono godere dei diritti che Salvini gli ha voluto limitare e che noi non ci sentiamo più di sostenere.


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