Auto in corso Fogazzaro, Nicolai e Santini: “risparmio di 2 minuti”

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“Alla riunione organizzata dal comitato FuturoFogazzaro e dall’associazione Casa del Fogazzaro, ci è arrivata conferma dell’intenzione da parte della giunta comunale di proseguire con il progetto di rendere percorribile alle auto la parte più a nord di Corso Fogazzaro” Così intervengono – in un comunicato – i portavoce di Coalizione Civica, Leonardo Nicolai e Mariangela Santini sul passo indietro rispetto alla pedonalizzazione che l’Assessore Cicero insieme al Sindaco Rucco vuole riservare per Corso Fogazzaro.

“Dal punto di vista viabilistico – continuano i due portavoce – non ha alcun senso. Ma come abbiamo fatto quando emerse l’idea di una nuova strada sull’argine (la famosa questione della spiaggetta), anche oggi chiediamo all’assessore Cicero di avere solo una cosa: un progetto completo e articolato. Noi abbiamo provato a pensarci e la “scoperta”, mappa alla mano, è che aprire alle auto Corso Fogazzaro non cambierebbe assolutamente nulla rispetto alla situazione attuale, dove per arrivare in Contrà Cantarane basta semplicemente svoltare in Contrà Busato e poi in Strada Soccorso Soccorsetto. Mantenendo gli stessi sensi unici, rendere accessibile alle auto Corso Fogazzaro permetterebbe di risparmiare solamente 2 minuti a piedi, 2 minuti peraltro passati tra le vie più belle della nostra città.”
“La scelta quindi di aprire alle auto il Corso – proseguono i due portavoce – appare quindi motivata solamente dal mettere le macchine di fronte ai negozi, in barba a qualsiasi logica: non vi è alcuna correlazione, infatti, tra posteggio auto e fatturato, e per ogni negozio che gode della possibilità di essere raggiunto in auto, ce ne sono tanti altri la cui dimensione perfetta è in aree pedonali. Non essere d’accordo con questo vorrebbe dire allora pensare di aprire al traffico anche Corso Palladio, o a questo punto Piazza dei Signori, ma evitiamo di dirlo ad alta voce perché Cicero non ci prenda in parola…”
“A questo punto – concludono – siamo disponibili a discutere sulla base di un progetto ad ampio respiro. Considerando che pare non esserci, e che quella messa in campo sembra sempre più una non-soluzione buttata lì per incapacità di ragionare concretamente sui veri problemi (che noi in altre occasioni abbiamo già cercato di porre), chiediamo che il Comune trovi degli indicatori effettivi e misurabili che giustifichino dopo un certo periodo la bontà della scelta fatta. Altrimenti è evidente l’intenzione di muoversi a caso, sulle spalle però dei cittadini.”