Autonomia dei territori sì, non centralismo regionale: lo sostiene Luca Fantò, segretario PSI Vicenza capoluogo

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Psi di Vicenza contro autonomia differenziata prevista da Calderoli
Psi di Vicenza contro autonomia differenziata prevista da Calderoli

Quando nel 2017 la Lega “inventò” il referendum consultivo sull’autonomia, il PSI del
Veneto – come scrive nella nota che pubblichiamo Luca Fantò, segretario PSI Vicenza capoluogo – spiegò come si trattasse di un modo, certamente astuto ed efficace, per
preparare le elezioni che avrebbero confermato Zaia alla Presidenza della Giunta
regionale veneta. Allora chiedemmo ai cittadini di smascherare questo tentativo e di
non andare a votare. Forse anche per merito nostro, il messaggio fu raccolto da quasi
il 43% degli aventi diritto.
Il PSI per primo, negli anni della guida Craxi, aveva sostenuto, tra le altre, la necessità
di una riforma dei governi regionali che rafforzasse la funzione di indirizzo e
coordinamento delle Regioni.
Certamente l’autonomia va valorizzata, ma non si può esprimere come
contrapposizione con il potere centrale o addirittura con altre realtà del territorio. Di
fatto l’autonomia, come rischiamo venga realizzata, non farà altro che centralizzare il
potere nelle mani delle Giunte regionali, a scapito delle realtà territoriali.
Non solo, l’autonomia determinerà inevitabilmente forti differenze culturali e sociali
tra regioni e, all’interno delle regioni, tra ceti abbienti e meno abbienti.
Raggiunte le 500.000 firme e sostenuto 5 Consigli regionali, il referendum per
l’abolizione della legge Calderoli, dovrà vedere tutte le forze politiche di opposizione
impegnate in una potente campagna di informazione in grado di annullare gli effetti
reali di questo modello di autonomia regionale.
Il PSI in tutta Italia e quindi anche a Vicenza è soggetto costituente e attivo dei
comitati referendari e farà la sua parte.
Luca Fantò
Segretario PSI Vicenza capoluogo