Autonomia differenziata Veneto, la Lega spinge. Pretto: “Impegno del Governo”. Villanova: “Ora, i fatti”

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Elezioni autonomia differenziata
Giorgia Meloni leader di Fratelli d'Italia

Il tema dell’Autonomia differenziata ha risvegliato nelle ultime ore il dibattito politico in Veneto grazie alle esternazioni di Giorgia Meloni, la leader di Forza Italia che dopo il trionfo alle elezioni del 25 settembre scorso, si appresta a diventare la prima donna Presidente del Consiglio dei Ministri d’Italia.

Ieri, nel pronunciare il proprio discorso alla Camera dei deputati e incassare la fiducia, in merito all’obiettivo inseguito da anni in Veneto aveva detto: “Parallelamente alla riforma presidenziale, intendiamo dare seguito al processo virtuoso di autonomia differenziata già avviato da diverse regioni italiane secondo il dettato costituzionale e in attuazione dei principi di sussidiarietà e solidarietà, in un quadro di coesione nazionale”.

Sulla circostanza si registrano posizioni dure dell’opposizione con M5s e Pd che, ognuno per conto suo, hanno promesso di erigere “barricate”.

Tuttavia, le parole della Meloni, hanno suscitato approvazione da Luca Zaia. Ma oltre al governatore, altri esponenti leghisti non stanno nella pelle e premono per realizzare l’autonomia, come Erik Pretto, deputato vicentino della Lega.

“L’attuazione dell’Autonomia differenziata – ha infatti detto -, a partire dalle regioni che ne hanno già fatto da tempo richiesta, è un impegno condiviso nel programma del Centrodestra e sono soddisfatto che il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo abbia ribadito con forza nel suo discorso programmatico alle Camere di ieri.

L’Autonomia è una riforma essenziale per rilanciare l’intero Paese, nel segno della valorizzazione della diversità e dell’identità di ogni singola regione e questa che abbiamo davanti è un’occasione storica senza precedenti per poter conseguire un obiettivo di tale portata.

Una riforma così importante e innovativa, che modernizza l’Italia promuovendo la responsabilità territoriale, può essere attuata solo da un Governo autorevole, con un’ampia maggioranza parlamentare frutto del voto degli italiani: esattamente la situazione politica in cui oggi ci troviamo.

Di fronte a queste favorevoli condizioni politiche non ci sono alibi. Attuare quanto prima l’Autonomia differenziata non sarà solo una vittoria per il nostro Movimento, che storicamente porta nel cuore questa istanza, ma anche e soprattutto una risposta ai milioni di cittadini veneti e lombardi che nel 2017 si sono espressi in modo inequivocabile per conferire a queste due Regioni maggiori facoltà di autogoverno”.

Parole cui fanno da eco quelle espresse dal presidente dell’intergruppo di Lega – Liga Veneta nel Consiglio regionale del Veneto, Alberto Villanova, secondo il quale “le parole del nuovo Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni in merito all’Autonomia ci danno finalmente fiducia. Dopo anni di promesse e rinvii, i veneti hanno maturato del comprensibile scetticismo. Ora attendiamo risposte concrete. E la migliore risposta ai dubbi sono i fatti, quelli veri, quelli concreti.

L’auspicio per noi veneti è che Giorgia Meloni faccia seguire gli atti alle promesse: ci sono territori, in Italia, che hanno già abbondantemente ricevuto. I Veneti chiedono solo di essere trattati alla pari: poi il tempo ci dirà chi è capace di gestire in casa le proprie risorse e chi no.

Il popolo veneto si è già espresso con il più democratico degli strumenti, ovvero il Referendum, e nonostante una certa politica lo abbia contrastato, è stato riconosciuto anche dal Capo dello Stato. Da quel giorno i Veneti attendono che la parola data venga mantenuta e si faccia rispettare la Costituzione Italiana. Riconoscere l’Autonomia in 23 materie è un passaggio importantissimo”.