Il movimento indipendentista “Veneto Serenissimo governo” in una nota che pubblichiamo commenta la recente crisi di governo, con il premier Conte che ha incassato la fiducia alla Camera e, in extremis e solo relativa, al Senato. L’ex esponente dem Simonetta Rubinato aveva proposto che deputati e senatori veneti ponessero l’autonomia del Veneto come condizione necessaria per votare la fiducia, alla luce soprattutto della sua necessità di allargare la maggioranza per proseguire senza altri intoppi l’azione di governo evitando il voto anticipato. Il premier nei suoi interventi a parlato di modifica del titolo V della Costituzione “in senso centralistico” che critica molto questa affermazione sostenendo invece la necessità di arrivare subito all’autonomia, anche alla luce dell’esito positivo del referendum del 2017 voluto dal governatore veneto Zaia. Un motivo in più, secondo gli indipendentisti, per pretendere subito l’autonomia è la gestione dell’emergenza Covid da parte dello Stato, anche alla luce dei ritardi di Pfizer sui vaccini, che pare penalizzino proprio il Nordest, oltre alla rivendicazione storica dell’annessione del Veneto al regno d’Italia, giudicata illegittima dagli indipendentisti. Un tema spesso rievocato anche dal professor Beggiato.
“Le dichiarazioni del presidente del consiglio italiano rispetto ai temi dell’autonomia sono di fatto un atto di guerra nei confronti del Popolo Veneto, e una violazione dei trattati internazionali che sanciscono il diritto dei Popoli ad autodeterminarsi – afferma Veneto Serenissimo governo -. La violenza quotidiana italiana nei confronti dei Veneti si è accentuata e definitivamente palesata durante l’emergenza Covid-19: la direzione della sanità, e delle misure economiche conseguenti, pretesa dallo stato occupante italiano sta piegando la capacità economica delle famiglie e delle imprese venete, oltre ad aver causato migliaia di vittime”.
“La gestione italiana del vaccino sta diventando come le sirene di Ulisse, ci porterà al definitivo naufragio: vaccini che non arrivano e con dosaggi adattati alle necessità mediatico/propagandiste, contratti con le aziende farmaceutiche segretati, delega della trattativa in ambito farmaceutico alla UE, nessuna campagna informativa per affiancare alla soluzione farmacologica uno stile di vita finalizzato al benessere e non alla reclusione domiciliare e al ricatto”.
“Quindi, oggi come durante il referendum del 2017, noi Veneti dobbiamo muoverci come un sol corpo e pretendere che quanto abbiamo votato sia rispettato. Conseguentemente ai continui soprusi perpetrati dall’occupante italiano nei confronti delle popolazioni Venete chiediamo alla comunità internazionale e agli organi preposti del diritto internazionale che venga predisposto per il Veneto un accordo internazionale che vada parzialmente a sanare lo Status giuridico internazionale del Veneto. Per questa procedura proponiamo come piattaforma gli accordi De Gasperi-Gruber (accordo di Parigi del 1946) in cui fu sancita – conclude Veneto Serenissimo governo – la base per l’autonomia del Sud Tirolo e tutta la normativa conseguente ad essi”.