Autostrade, Aduc: “Conte2 contraddice Conte1. Italia non credibile in Europa”

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Tariffe pedaggi e concessioni autostrade
Tariffe pedaggi e concessioni autostrade

L’associazione Aduc attacca in un comunicato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il suo governo dopo l’accordo che ha raggiunto con il gruppo Atlantia sulle concessioni autostradali. «Il premier Conte1 non voleva aspettare i tempi della giustizia, il ministro Di Maio voleva la revoca immediata delle concessioni ad Autostrade per l’Italia (Aspi). Sono passati 2 anni dalla tragedia del ponte Morandi – afferma Primo Mastrantoni, segretario Aduc – e il governo Conte 1 e 2 non è riuscito a trovare una soluzione al problema, trascinando le decisioni all’ultimo momento, a poche settimane dall’inaugurazione del nuovo ponte. Durante la notte hanno deciso che ci sarà una società, con la partecipazione maggioritaria di Cassa depositi e prestiti, cassaforte dei risparmiatori postali. Di fatto, l’azienda è nazionalizzata con denaro del risparmiatore. Rimane il problema di chi gestirà le autostrade: l’Anas? Quella del ponte crollato sul fiume Magra?».

«E ci volevano due anni per arrivare a questa conclusione, con l’allora ministro Toninelli che, a sua insaputa, scriveva che il ponte ricostruito doveva essere riconsegnato ad Autostrade e la ministra De Micheli che ricordava il parere del Consiglio di Stato sui rischi della revoca? Nel frattempo, il premier Conte e il ministro Di Maio continuavano a minacciare la revoca. Alla mente sovviene Conte 1 che dichiarava la non convenienza economica del Tav, il treno Torino-Lione, per poi convenire, in prossimità della scadenza contrattuale, che l’abbandono dei lavori costava più che proseguirli e il ministro Di Maio che, appigliandosi a definizioni burocratiche, affermava che delle gallerie “non si è scavato neanche un cm”, quando ne erano stati scavati 28 km».

«Tutto ciò mina la credibilità dell’Italia. Ci si può fidare di dare 173 miliardi di fondi comunitari all’Italia? – conclude Mastrantoni – E’ una domanda che circola in sede europea».