Sulla vicenda dell’avanzo del Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR) per circa 500 milioni di euro il Governo Meloni perde tempo. Lo dichiara il deputato del Movimento 5 Stelle Enrico Cappelletti.
“Abbiamo interrogato oggi il Ministro dell’Economia e delle Finanze in merito all’attesa erogazione dei 500 milioni dell’avanzo del FIR, Fondo Indennizzo Risparmiatori, vittime dei crac bancari. Il fondo, istituito dal Governo Conte, aveva una dotazione di 1575 milioni, di cui i due terzi sono già stati erogati.
Abbiamo chiesto al Ministro quali iniziative intendesse adottare, per procedere alla distribuzione del residuo di 500 milioni di euro. Molte preoccupazioni sulla sorte di questa importante somma residua derivano dal tentativo della maggioranza di approvare un emendamento in legge di bilancio – poi ritirato a seguito delle proteste delle opposizioni – che avrebbe rappresentato la chiusura tombale del FIR già a capodanno.
Ma anche il mancato accoglimento alla Camera di un ordine del giorno, che obbligava il Governo a non destinare quelle somme ad altri tipi di impieghi. In risposta all’interrogazione, il Governo per voce del suo Sottosegretario, nella sostanza, decide di prendere tempo.
E annuncia la necessità di una istruttoria tecnica, al fine di valutare interventi anche normativi, per procedere all’erogazione di questi fondi.
Ne prendiamo atto, benché non si possa non notare che è parere di insigni giuristi, come ad esempio il Professor Dolmetta, che non ce ne sia affatto la necessità. La legge infatti è già perfetta e la proroga della Commissione Tecnica, rende effettiva la possibilità di darne piena attuazione, come previsto, fino ad esaurimento del fondo.
La risposta evasiva del sottosegretario dunque, non fuga ma al contrario rafforza le preoccupazioni secondo le quali quelle risorse potrebbero essere state destinate ad altri impieghi, con buona pace degli aventi diritto”, conclude Enrico Cappelletti.
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