Trading online: ormai sembra che il settore si sia imposto come una delle destinazioni preferite degli italiani in cerca di sistemi nuovi e innovativi per gestire i propri risparmi.
Non vi è alcun dubbio al riguardo: mentre resta comunque, infatti, d’obbligo aprire un conto in banca per gestire le transazioni di denaro in uscita e in entrata, continua a crescere enormemente la fiducia dei risparmiatori italiani nei confronti dei principali enti finanziari.
Buoni fruttiferi, conti di investimento e altre offerte bancarie non sono riuscite a convincere gli italiani.
Alla base di questa sfiducia crescente vi sono sia gli scandali numerosi che negli anni hanno coinvolto i principali istituti di credito, sia il fatto che tassi di interesse variabili e regolamentazioni sulla gestione del conto in continua evoluzione non rendono le banche una soluzione affidabile per il proprio denaro.
Chi mai si affiderebbe ad un ente globalmente noto per essere ingordo che, d’altro canto, propone un accordo con contratto unilaterale aperto?
Il trading online e i broker: una soluzione fattibile?
Il trading online, d’altro conto, propone una soluzione completamente diversa: i broker non sono istituti di creditoné enti finanziari al pari delle banche. Detto altrimenti, non svolgono un ruolo preponderante in seno ai mercati finanziari.
I broker svolgono prevalentemente il ruolo di intermediari tra il singolo operatore e i mercati, traendo profitto unicamente dallo Spread, ovvero dal differenziale tra i prezzi di acquisto e di vendita di un titolo.
Ma si tratta di una soluzione fattibile? Veramente a portata di qualsiasi portafogli e qualsiasi investitore, anche se alle prime armi?
Ovviamente il tutto viene a dipendere dal tipo di offerta di riferimento: non tutte le piattaforme sono caratterizzate da una attenzione al cliente impeccabile. Piattaforme come eToro o AvaTrade, rappresentano attualmente lo standard più alto di mercato, motivo per cui è attraverso l’analisi della loro offerta e delle opinioni sul broker avatrade che si può ottenere una risposta certa a questo quesito.
Il loro pacchetto informativo e le offerte sul trading, da quel che risulta, sono tra le migliori e capaci di garantire possibilità di successo discrete nel settore.
Ma quali sono i numeri di un broker leader di settore come AvaTrade?
AvaTrade: un leader di settore
AvaTrade è un broker regolamentato dalle principali autorità europee: è in possesso, infatti, di una licenza CONSOB, l’autorità italiana, e della inglese FCA, tra le tante.
Questo garantisce agli utenti l’osservazione delle regolamentazioni ESMA, che garantiscono i depositi e i conti degli investitori: la negative balance protection, in particolar modo, impedisce al conto di un utente di andare in rosso.
L’istituzione del ICF, conto di compensazione per gli investitori, d’altro canto, sancisce che il broker deve garantire agli utenti il rimborso totale di cifre fino a 20.000€ in caso di errore legato alla piattaforma stessa.
Tutto questo rende AvaTrade una piattaforma tra le più amate: solo in Italia, infatti, il broker può vantare di oltre 4.500 ricerche mensili su Google, principale motore di ricerca al mondo.
Il sito del broker, invece, può vantare oltre 80.000 accessi mensili in media tra gli utenti italiani: si contano in questi accessi sia investitori che operano da tempo con AvaTrade sia, invece, nuovi clienti del broker.
Si tratta di numeri particolarmente significativi se li si confronta con la vastità delle offerte del settore e sul fatto che appena un anno fa gli accessi erano di “appena” 70.000.
Un aumento, dunque, di circa 10.000 utenti che in 12 mesi hanno costruito un rapporto di fiducia con il broker.
Si può, a questo punto, rispondere alle domande fatte in precedenza: il numero di italiani che sta approdando su questo settore e che continua ad averlo come punto di riferimento per la gestione del proprio denaro lo conferma come una soluzione fattibile.
Una alternativa particolarmente promettente alle offerte non più vantaggiose degli enti bancari.