“La Giunta regionale ritiene opportuno intervenire sulla sospensione dell’autorizzazione all’utilizzo di richiami vivi nell’esercizio venatorio di volatili, decretata in esecuzione della nota della Direzione generale sanità animale e farmaci veterinari del Ministero della salute a seguito del rinvenimento lo scorso ottobre di un focolaio di virus HPAI, ossia di influenza aviaria, nei Paesi Bassi?”. La questione è posta in una interrogazione presentata dal Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale del Veneto Raffaele Speranzon (in foto) che in una nota spiega: “In Italia l’uso degli uccelli da richiamo è regolarmente gestito e disciplinato con un apposito protocollo operativo le cui eventuali modifiche e integrazioni devono avvenire in base all’evoluzione della situazione epidemiologica relativa all’influenza aviaria ad alta patogenicità in ambito nazionale, ai sensi della Decisione di Esecuzione (UE) 2018/1136 della Commissione. Il protocollo, inoltre, prevede che i cittadini esercitanti l’attività venatoria garantiscano tracciabilità e rintracciabilità dei richiami vivi, ponendosi come primi agenti di controllo e prevenzione del virus con apposite pratiche di biosicurezza, nonché disponendo appositi controlli sanitari sui volatili rinvenuti”.
“Le misure di contrasto alla diffusione di HPAI, come indicato dalla Decisione di Esecuzione (UE) 2018/1136, che sono adottate dagli Stati membri nelle zone ad alto rischio e in caso di persistenza di rischio elevato di introduzione e diffusione di virus HPAI – prosegue il Capogruppo di FDI – trovano ragione di essere applicate nei Paesi Bassi, dove è stato identificato il focolaio, ma ritengo queste misure siano sproporzionate rispetto alla situazione italiana e veneta dove ad oggi non sono stati rilevati focolai di aviaria”.
“Non ravvisando i caratteri di necessità ed urgenza che avrebbero portato all’emanazione di tale divieto e viste anche le già esistenti ed efficaci pratiche di contenimento – conclude Speranzon – ho depositato un’interrogazione alla Giunta affinché possa valutare il ritiro della sospensione”.
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