Azienda Zero, Baldin (M5S) e Guarda (EV): “Zaia risponda sugli incarichi a Pinelli”

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“Come mai Azienda Zero non ha attivato fin da subito un ufficio legale interno e si è affidata per anni a professionisti esterni con incarichi di consulenze per decine di migliaia di euro? E quali verifiche sono state effettuate sulla regolarità di questi incarichi”?

Queste le domande sullo sfondo dell’interrogazione presentata oggi dalle consigliere regionali Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle a Palazzo Ferro Fini, e Cristina Guarda, capogruppo di Europa Verde.

Nello specifico, Baldin e Guarda si rivolgono all’assessora regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, “per sapere quali verifiche di regolarità sono state effettuate rispetto agli incarichi professionali attributi a soggetti esterni con riferimento all’emergenza covid-19”.

Nella passata legislatura, il 23 aprile 2020, era già stata depositata un’interrogazione sul tema da parte del consigliere regionale Piero Ruzzante, oltre che della stessa Guarda. “All’epoca, si chiedeva alla Giunta se avesse verificato la correttezza dell’incarico attribuito all’avvocato Fabio Pinelli dal direttore generale di Azienda Zero con Deliberazione n. 195 del 9 aprile 2020.

Si trattava del famoso incarico per valutare il ‘percorso di sanità pubblica’ in relazione all’emergenza Covid, insomma la gestione della pandemia. Come mai all’epoca si scelse proprio Pinelli, un avvocato penalista? E perché un incarico esterno, considerato che nel provvedimento non si faceva cenno all’impossibilità di far fronte alle necessità dell’amministrazione con proprio personale interno?

La Giunta Zaia non ha mai risposto all’interrogazione dell’aprile 2020 – dichiarano le due consigliere regionali -. Chiediamo di nuovo alla Giunta di esprimersi sulla correttezza di quelle delibere, specie dopo le notizie sconcertanti diffuse oggi dal Fatto Quotidiano proprio in merito agli incarichi attribuiti da Azienda Zero a Pinelli. In questo contesto risulta inquietante l’intercettazione di Mantoan che attribuirebbe la scelta dell’avvocato direttamente a Zaia, nonostante la circostanza sia smentita dall’ufficio stampa della Regione”, concludono Baldin e Guarda.