Aziende e Sport, Confartigianato Imprese Veneto: “Un legame destinato a diventare sempre più forte grazie al welfare contrattuale”

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Roberto Boschetto, presidente Confartigianato Imprese Veneto

Il legame tra aziende e mondo dello sport si fa sempre più stretto. E ci sono due validi motivi“.

Ad affermarlo è Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto. Ecco quali sono le due ragioni.

“Primo i valori promossi dallo sport rispecchiano sempre di più i valori che le aziende di oggi desiderano perseguire e ai quali vogliono fare riferimento. Come ad esempio la sostenibilità e il basso impatto ambientale, l’energia e l’efficienza, ma anche la determinazione nel voler raggiungere i propri obiettivi e nel puntare all’eccellenza.

Secondo, le aziende guardano sempre di più al welfare aziendale e al benessere dei dipendenti come a strumenti essenziali anche per la produttività”.

Boschetto, poi, scende nel dettaglio sostenendo che “le imprese artigiane sono dei portentosi campi di allenamento. Molti dei nostri imprenditori amano lo sport e lo praticano dentro e fuori la loro azienda: gestire in modo vincente il rapporto con i dipendenti e con i fornitori aiuta a migliorare il proprio self-control e l’efficacia della comunicazione, come sa fare un saggio ed esperto capitano durante la partita di calcio o di rugby della sua squadra.

Saper cogliere le potenzialità di ciascun collaboratore dell’azienda è una dote che non può mancare nel grande allenatore o coach. Essere in grado di aumentare o diminuire l’intensità della prestazione, lavorativa o sportiva che sia, è fondamentale per preservare articolazioni e sinapsi”.

Confartigianato sostiene lo sport-system perché ne condivide i valori e gli insegnamenti: le migliaia di aziende distribuite capillarmente sul territorio regionale contribuiscono a rafforzare il messaggio educativo di cui l’attività sportiva, ad ogni livello, si fa portatrice e che genera grande indotto economico e sociale per le comunità locali.

“Ma non si tratta solo di business – sottolinea Boschetto -, anche se le più recenti stime parlano di almeno 3 mila aziende regionali (il 98% MPI) che producono merci e servizi legati allo sport per un valore di circa 2 miliardi di euro di cui il 50% destinato all’export. Il mondo del lavoro -anche quello artigiano- va a poco a poco modificandosi e guarda sempre di più al welfare aziendale e al benessere dei dipendenti come a strumenti essenziali anche per la produttività. Una prospettiva che come Confartigianato Imprese Veneto stiamo approfondendo per intercettare le necessità delle imprese e dei loro dipendenti con nuovi strumenti erogati ad esempio dalla bilateralità.

“Inserire nei piani di welfare contrattuale strumenti che possono avvicinare i lavoratori allo sport – conclude Boschetto – non può che trovare terreno fertile in una regione come il Veneto che oltre ad essere territorio di MPMI è la seconda regione per atleti e operatori, terza per società sportive. L’analisi campionaria che ISTAT conduce annualmente e riportata dal Report di Giugno 2022 della Regione del Veneto riporta infatti che, nel 2020, in Veneto il 43,8% della popolazione pratica sport, in modo continuativo o saltuario, mentre il livello di sedentarietà si attesta al 21,5%, quest’ultimo il 2° valore più basso in Italia solo dopo il Trentino Alto Adige. Il Veneto si pone in una posizione decisamente migliore sia rispetto alle altre regioni italiane sia al dato nazionale che registra rispettivamente il 36,7% per quanto riguarda le persone che praticano lo sport e il 35,2% dei sedentari”.