Aziende e omnicanalità: come affrontare le sfide del digital marketing

158
Simone Longato e digital marketing
Simone Longato e digital marketing

Nel mondo del digital marketing, le aziende devono fare i conti con un panorama in continua evoluzione. Tra le sfide principali spicca la necessità di adottare strategie omnicanale per restare competitive.

Ma cosa significa davvero essere “omnicanale”?

Ne abbiamo parlato con Simone Longato, consulente di digital marketing per aziende B2B e fondatore dello studio omonimo.

“L’omnicanalità non è solo una moda o una parola chiave”, spiega Simone Longato. “È un approccio che integra tutti i canali di comunicazione e vendita, per offrire ai clienti un’esperienza completa e coerente. Non basta essere presenti su diversi canali: è fondamentale che ogni punto di contatto – dal sito web ai social media, passando per l’email marketing e i punti vendita fisici (ove presenti) – lavori in sinergia per rispondere alle esigenze dei clienti”.

Un approccio di questo tipo, sottolinea Longato, porta con sé una serie di vantaggi importanti. “Aumenta la fidelizzazione, migliora le conversioni e ottimizza il ritorno sugli investimenti. I clienti vogliono sentirsi compresi e guidati lungo tutto il loro percorso di acquisto, e un’esperienza omnicanale ben strutturata fa esattamente questo”.

Ma l’omnicanalità non è solo una questione di retail o B2C. Anche le aziende B2B possono trarne grande beneficio. “Molte imprese del settore B2B pensano che il loro target sia meno influenzato dalle dinamiche digitali, ma è un errore. Anche i decisori aziendali (nella maggior parte dei casi: l’ufficio acquisti) fanno ricerche online, leggono recensioni e cercano contenuti utili. Un’azienda B2B deve garantire una comunicazione coerente su tutti i canali, supportata da dati e analisi approfondite”.

Implementare una strategia omnicanale, però, richiede strumenti adeguati. “La tecnologia è una grande alleata”, afferma Simone Longato. “CRM avanzati, piattaforme di marketing automation e strumenti di analisi dei dati permettono di mappare il percorso del cliente e personalizzare l’esperienza. Ma non basta: servono anche competenze umane per interpretare i dati e trasformarli in azioni concrete”.

Nel suo lavoro quotidiano, Simone Longato e il suo team dello studio professionale di MAGNET offrono supporto alle aziende che vogliono intraprendere questo percorso. “Aiutiamo le imprese a sviluppare una strategia omnicanale che funzioni davvero. Questo significa identificare i canali più efficaci, ottimizzare le risorse disponibili e integrare strumenti digitali come siti web performanti, campagne pubblicitarie mirate e dashboard di analisi. L’obiettivo è sempre lo stesso: risultati concreti e misurabili”.

Tuttavia, il cambiamento non è semplice. “Una delle sfide maggiori è il cambiamento culturale”, ammette Simone Longato. “Le aziende sono spesso strutturate in compartimenti stagni, con team che comunicano poco tra loro. Adottare un approccio omnicanale significa promuovere una visione condivisa e favorire la collaborazione. Anche la gestione dei dati rappresenta una sfida, ma è un aspetto base per il successo della strategia”.

Guardando al futuro, Simone individua alcune tendenze chiave per il digital marketing B2B. “L’intelligenza artificiale sarà centrale (anche se non sono un grande fan), così come la personalizzazione delle esperienze. Le aziende dovranno investire in tecnologie che permettano di analizzare i dati in tempo reale e di adattare i messaggi in base al comportamento del cliente. Anche la sostenibilità e la responsabilità sociale saranno sempre più importanti, influenzando le scelte dei consumatori e dei partner commerciali”.

Infine conclude dicendo: “L’omnicanalità è un ottimo punto di partenza per scoprire come fare la differenza nel mondo del digital marketing, iscrivendosi alla sua email mensile si ha uno spunto al mese”.