Con l’asta settimanale di venerdì 25 si è chiuso un nuovo bimestre di riferimento all’Hi-Mtf per le azioni della Banca di Credito Popolare (Bcp) – si legge nella nota a firma di Anna D’Antuono, legale consulente Aduc di Aduc (qui altre note dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, . A fronte dei soliti duecentomila e più titoli in vendita, dall’altra parte del book erano in acquisto appena duecento azioni, quasi di sicuro frutto della campagna associativa in essere dalla fine del 2020.
Il quantitativo minimo bimestrale di 7.767 azioni previsto per confermare la banda di oscillazione non è stato raggiunto, essendone state scambiate appena 2.450.
Anche questa volta non si è fatta viva la “manina” a sostegno del titolo, che era invece intervenuta più volte nel corso del 2021, l’ultima ad ottobre (1).
A questo punto possiamo anche affermare con certezza che lo “scalino” al ribasso di fine agosto non è stato dovuto ad un inconveniente bensì ad una scelta deliberata dell’istituto per far calare il prezzo poco a poco. Siamo oramai a -42,15% rispetto al massimo di 32,50 euro fissati dal Consiglio di Amministrazione dopo il bilancio 2016, ai “bei tempi” dei prezzi e degli scambi fatti in famiglia.
Cosa accade ora all’Hi-Mtf?
Da questa mattina la banda di oscillazione rispetto al prezzo di riferimento di 21,3186 passa da 8% a 12%. Conseguenza: il prezzo minimo per vendere le azioni diventa 18,80 euro. Il prezzo massimo passa a 23,80.
Come le volte passate, agli interessati conviene non attendere la scadenza ma revocare la proposta oramai inutile a 19,70 ed immetterne una nuova a 18,80.
Da notare come anche questa volta gli amici siano stati avvisati in anticipo. All’apertura del book di negoziazione, stamane alle 9.00, si sono immediatamente posizionate dieci proposte di vendita a 18,80 per complessive 14.868 azioni. Alle 9.30 si era già passati a 23.397 titoli.
Quanto durerà ancora il calo, e soprattutto dove si fermerà?
Difficile fare previsioni. Se la manina non dovesse arrivare nemmeno nei prossimi bimestri, ben cinque prima della fissazione di un nuovo prezzo di riferimento a fine dicembre, il 2022 potrebbe essere l’anno in cui tutti i soci della Bcp si renderanno conto del disastro.
E’ anche vero che, stanti le oltre duecentomila azioni costantemente in vendita, ai ritmi attuali occorrerebbero oltre tre anni per smaltirle tutte, e con prezzi in calo nel tempo.
Gli azionisti vecchi e nuovi della Banca di Credito Popolare di Torre del Greco interessati ad informazioni ed assistenza sul rispetto della normativa, specie riguardo la valutazione del profilo di rischio, le avvertenze sulle specifiche caratteristiche delle azioni, sul conflitto di interessi e sulla illiquidità degli strumenti possono contattare i nostri servizi di consulenza. —https://www.aduc.it/info/consulenza.php—
1 – Nota
Anna D’Antuono, legale consulente Aduc
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Fonti: Azioni Banca di Credito Popolare (Bcp), Aduc: “prezzo a 18,80. E i ‘raccomandati’ ne approfittano ancora” , Comune di Gaeta