Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, interviene sul caso del bagnino multato dalla Capitaneria di Porto di Cavallino-Treporti, nonostante avesse appena salvato una turista tedesca di 70 anni colta da improvviso malore in mare, presso la spiaggia di Ca’ Savio.
I fatti risalgono allo scorso 3 settembre. Secondo le accuse, il bagnino in questione, il 44enne Saverio Amato, nel prestare soccorso non avrebbe seguito una procedura burocratica. Ovvero: l’operatore non avrebbe segnalato immediatamente l’emergenza alla Capitaneria, come previsto dalle norme di sicurezza balneare, ma avrebbe contattato direttamente il 118.
“La necessità di rispettare norme, leggi e regolamenti vigenti – commenta Zaia – non va mai messa in discussione, ma a volte la burocrazia ci mette lo zampino e seppellisce il buon senso. Mi auguro lo si voglia applicare nel caso del bagnino di Cavallino-Treporti, protagonista del salvataggio di una turista che rischiava di annegare e subito dopo multato di oltre mille euro per non aver tempestivamente seguito la procedura che prevede a suo carico una segnalazione formale ad altra autorità. Multato per omesse scartoffie. Non va bene.
“Mentre mi congratulo con Saverio Amato per il salvataggio effettuato con prontezza e tempestività – prosegue Zaia – mi auguro che chi ne ha l’autorità possa rivedere la sanzione comminata, valutando anche lo svolgersi degli eventi, che si riassume con una vita salvata dall’intervento di un bravo bagnino.
Fatti come questo – conclude il governatore veneto – non fanno bene all’immagine delle nostre spiagge, che sul mercato turistico competono con il mondo intero in una battaglia senza esclusione di colpi e che non vengono certo sostenute da vicende che dimostrano come la burocrazia sia sempre in agguato”.