Quale sarà l’aiuto della Regione Veneto ai cittadini nel passaggio al mercato libero di luce e gas? È quanto si chiede Erika Baldin, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Veneto, dopo la risposta sostanzialmente negativa avuta alla sua interrogazione, depositata a inizio anno, sulla dotazione – da parte regionale – di un portale informatico pubblico di comparazione delle offerte, per accompagnare l’utenza non vulnerabile alla scelta dell’operatore di luce e gas cui affidarsi. “Ci sono già alcune pagine web – riferisce Baldin – attivate da tempo dall’amministrazione regionale, costantemente aggiornate sui temi del mercato dell’energia. Ed è ovviamente operativo il portale offerte gestito in base alle disposizioni dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Pertanto, l’esecutivo guidato da Luca Zaia non intende intervenire nel senso da me suggerito con l’interrogazione”.
L’interrogazione, spiega la consigliera Baldin, si riferiva a qualcosa di diverso, alla strutturazione di un sito capace di guidare l’utente sia in senso economico sia qualitativo, considerando poi che sono attivi oltre 500 operatori del gas naturale e oltre 600 nell’energia elettrica. Sottolinea infatti: “Il portale Luce Gas di ARERA (pure accessibile dal sito della Regione) funziona a livello generale, ma non approfondisce le realtà che operano in ristretti ambiti territoriali, né considera vantaggiosa o prioritaria la fornitura di energie rinnovabili. Avrei preferito una sezione specifica proprio per segnalare le aziende locali o sovralocali impegnate nell’energia pulita”.
Lo scorso 6 febbraio, ricorda ancora la consigliera, l’assessore regionale Roberto Marcato e i rappresentanti del Comitato regionale dei consumatori, incontratisi proprio per parlare di assistenza alla cittadinanza nel passaggio di sistema, hanno deciso di collaborare per garantire un’informazione corretta, trasparente ed efficace, anche per prevenire pratiche scorrette da parte degli operatori. “Attendo di vedere concretamente i frutti di questi propositi, certa che anche le associazioni dei consumatori saranno vigili, in vista dell’avvio del mercato libero dell’energia tra quattro mesi e mezzo”. È vero che gli anziani oltre i 75 anni e le persone con disabilità sono state escluse da questo passaggio, rimanendo nel mercato tutelato, ma c’è comunque una fetta importante di popolazione che potrà trovarsi in difficoltà con questo cambiamento. “Al sistema concorrenziale stanno transitando anche persone di istruzione approssimativa o con scarsi mezzi economici – conclude Baldin – in un periodo già caratterizzato dai continui rincari delle bollette. Per quanto, così riportano i media, le spese per le bollette nel 2023 siano scese di circa un terzo rispetto all’anno precedente, gli effetti delle crisi belliche globali si stanno ora facendo sentire nei confronti delle utenze private e anche delle imprese. Ragion per cui è necessario che la mano pubblica sia garante di questa transizione, e che chi approfitta delle difficoltà altrui venga espulso dalla concorrenza”.