Federico Balzaretti sembra aver preso molto a cuore il suo nuovo lavoro nel Vicenza. Dalle prime dichiarazioni che ha rilasciato dopo il suo insediamento il 2 novembre come direttore sportivo e sostituto di Giuseppe Magalini, risulta una gran voglia di trasmettere fiducia e autostima a una squadra depressa e paurosa. Ottimo proposito nelle intenzioni, ma rischia di focalizzare e ridurre solo all’aspetto psicologico la crisi dei biancorossi. Crisi che, invece, è ben più complessa, sfaccettata e radicata non solo in campo e in spogliatoio ma anche sulle scrivanie e nei cda.
Federico Balzaretti è, d’acchito, simpatico. Sa comunicare bene e, sotto questo profilo, lavorare come commentatore televisivo in reti importanti come RAI, Mediaset, Dazn e Amazon Prime Video deve avergli insegnato più di qualcosa. E, oggi, saper comunicare bene vale quasi di più del saper far bene.
La sua carriera di calciatore è stata importante: Torino, Juventus, Fiorentina, Palermo e Roma sono i club di cui ha vestito la maglia (agli inizi i granata l’hanno dato in prestito a Varese e Siena). il Palermo è la squadra con cui ha disputato più campionati (quattro e mezzo), a Torino e Roma è rimasto tre anni, nella Juventus due. Non ha un palmarès splendido: ha vinto solo il campionato di Serie B 2006-2007 con la Juventus. È stato anche Azzurro, prima nelle Nazionali Under 20 e 21 e poi nella maggiore, con cui ha assommato sedici presenze. Il momento più importante nella sua vita di calciatore è stata la partecipazione alla finale di Euro 2012, in cui, il 1° luglio, a Kiev, l’Italia è stata battuta per 4-0 dalla Spagna.
Nei diciassette anni di carriera Balzaretti è stato compagno di squadra di molti grandi giocatori: Fabio Quagliarella nel Torino, Giampaolo Pazzini e Christian Vieri nella Fiorentina, Edinson Cavani nel Palermo, Francesco Totti Daniele De Rossi e Lorenzo Pellegrini nella Roma. Nella Juventus della stagione 2004-2005 (quella della penalizzazione e della retrocessione in B) ha fatto parte di una rosa stellare: Lorenzo Buffon, Giorgio Chiellini, Zlatan Ibrahimovic, Alessandro Del Piero, Pavel Nedved, David Trezeguet, Lilian Thuram, Fabio Cannavaro. Fra gli ex-compagni ci sono ben tre attuali biancorossi: Davide Lanzafame (Juve e Palermo), Marco Calderoni e Daniel Cappelletti (Palermo).
Anche fra gli allenatori e i direttori sportivi delle società in cui ha giocato, Balzaretti conta fior di nomi: Renzo Ulivieri, Fabio Capello, Cesare Prandelli, Serse Cosmi, Stefano Pioli, Zdenek Zeman fra i primi; Luciano Moggi, Sean Sogliano, Walter Sabatini fra i secondi.
Quello che certo non manca al nuovo ds biancorosso sono senz’altro le conoscenze. Oltre ai grandi giocatori ricordati ce ne sono molti meno famosi che hanno continuato a lavorare nel calcio come tecnici e dirigenti. Una bella scorta di relazioni, insomma, e tanta esperienza a contatto con gente di valore.
Una valutazione di Balzaretti come direttore sportivo è prematura. L’incarico che gli ha offerto l’LR Vicenza, infatti, è il primo nella sua recente carriera di dirigente, che ha il solo precedente (dal 2015 al 2019) nella Roma in veste prima di responsabile dei giocatori in prestito, e, nella stagione 2017-2018, come vice direttore sportivo, operando nel mercato italiano ed internazionale a fianco di Ramón Rodríguez Verdejo, più noto come “Monchi”. Balzaretti si sta anche preparando alla nuova carriera con una formazione a trecentosessanta gradi seguendo corsi manageriali e per allenatore.
La sua assunzione in un momento difficilissimo del Lane potrebbe, dunque, rivelarsi un successo come anche una scelta ad alto rischio. Forse sarebbe stato più adatto un direttore sportivo di lungo corso con il mandato pluriennale di costruire – una buona volta – una squadra adatta alla promozione.
Balzaretti porta il suo entusiasmo e una scontata voglia di fare bene ma deve pagare dazio alla sua relativa esperienza specifica nel ruolo. Non è detto che non riesca a farcela ma magari sarebbe partito meglio in una situazione più tranquilla, a inizio stagione, piuttosto che nella complicatissima emergenza del calciomercato invernale in cui avrà il compito ben arduo di individuare e portare a Vicenza i giocatori a cui affidare la salvezza.