Bambini cardiopatici, una speranza dall’associazione del medico vicentino Alessandro Frigiola

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bambini cardiopatici

Tre importanti realtà legate al Veneto e al Vicentino in particolare uniscono le forze per salvare la vita a migliaia di bambini cardiopatici.

L’associazione Bambini Cardiopatici nel Mondopresieduta dal medico vicentino Alessandro Frigiola, il brand di abbigliamento femminile Vicario Cinque di Brendola e la Banca delle Terre Venete sono scese in campo con la campagna di crowdfunding #donauncuore sulla piattaforma online Ideaginger.it che ha l’obiettivo di raccogliere 15mila euro necessari per la realizzazione e la stampa dei cuori 3D destinati ai progetti di formazione di medici e infermieri.

Il trasferimento di competenze avanzate è fondamentale, soprattutto, per i tanti medici provenienti dall’estero che grazie  a borse di studio e tirocini, studiano presso l’I.R.C.C.S. Policlinico San Donato. Vicario Cinque ha organizzato e lanciato la campagna dal 14 febbraio 2023 per tre mesi. L’Associazione utilizzerà i fondi raccolti per far realizzare i cuori 3D e introdurli nei programmi di formazione per giovani medici. Banca delle Terre Venete ha donato 3000 euro come primo esemplare donatore.

Da 30 anni, grazie al supporto volontario di cardiochirurghi e specialisti, Bambini Cardiopatici nel Mondo opera per dare una speranza di vita ai piccoli affetti da cardiopatie, attraverso l’organizzazione di missioni operatorie all’estero e la costruzione di centri di cardiochirurgia pediatrica. L’Associazione, inoltre, organizza importanti percorsi di formazione per il personale medico e chirurgico dei Paesi in via di sviluppo e di quegli Stati dove, per le più svariate ragioni, la conoscenza e le competenze non sono ancora adeguate per operare e curare efficacemente milioni di bambini affetti da problemi cardiaci. L’impegno in formazione da parte dell’Associazione nasce proprio per offrire ai medici di Paesi meno avanzati dal punto di vista sanitario la competenza necessaria a garantire una continuità di cura che consente di salvare migliaia di vite.

Le cardiopatie congenite infantili rappresentano circa il 40% di tutte le malformazioni neonatali, con un’incidenza di circa 8-10 neonati su 1000 solo in Italia. L’impatto di queste patologie sulla qualità di vita dei bambini non può purtroppo essere fermato in quei territori dove la funzionalità dei sistemi sanitari è condizionata da significative carenze strutturali, tra le quali la mancanza di medici ed infermieri specializzati e dotati delle competenze necessarie per effettuare interventi chirurgici salvavita e terapie di follow up.

La stampa 3D è un’innovazione introdotta da qualche anno che sta rivoluzionando il modo di fare formazione ai medici. Grazie a questa tecnologia, i giovani medici hanno a disposizione dei cuori artificiali di dimensioni reali e soprattutto degli artefatti stampati in base alle patologie e alle malformazioni da studiare e su cui effettuare il necessario training prima di poter intervenire in sala operatoria.