La Procura della Repubblica di Vicenza ha iscritto 6 persone nel registro degli indagati per la vicenda del bambino caduto dalla seggiovia a Gallio: si tratterebbe dei maestri di sci e degli addetti all’impianto di risalita. Il piccolo, originario del Veronese, era sul posto con la propria scuola.
Tra i presunti responsabili, le cui posizioni sono al vaglio del sostituto procuratore Maria Elena Pinna non ci sarebbe il ragazzo che era seduto al suo fianco al momento dell’incidente.
Su Il Corriere del Veneto in edicola oggi, Rebecca Luisetto scrive: “Nessuna responsabilità, invece, sarebbe attribuibile al ragazzo di 16 anni che ha tentato in tutti i modi di trarre il bambino in salvo tenendolo per un braccio fino a pochi metri dalla base della seggiovia, il ragazzo ha salvato il bambino da una caduta ben più pericolosa. Se infatti il piccolo fosse finito nel bosco sottostante il punto in cui è scivolato, l’epilogo sarebbe stato ben diverso: la caduta sarebbe stata da un punto molto più alto e sopra un costone roccioso“.
Il bambino veronese è caduto dalla seggiovia la scorsa domenica 14 gennaio 2024, in un punto in cui scorre una strada e dove l’intervento di un pedone, accortosi di quanto stava avvenendo, aveva provvidenzialmente bloccato il traffico.
Il piccolo è stato soccorso e portato d’urgenza all’ospedale San Bortolo di Vicenza in elicottero insieme al papà. Ha riportato la lesione delle vertebre, la rottura del bacino in quattro punti e la frattura del femore. Per quest’ultima è stato operato il giorno seguente. Un intervento andato a buon fine e da cui si sta riprendendo. Al momento rimane però ancora ricoverato nel reparto di pediatria a Vicenza.