Banca Alto Vicentino BCC, i soci approvano in assemblea il bilancio: utile netto supera i 3 milioni di euro

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bcc alto vicentino

Banca Alto Vicentino approva l’esercizio 2018. L’assemblea dei soci convocata venerdì 17 maggio a Schio ha deliberato l’approvazione di uno dei bilanci più interessanti della sua storia in relazione ai dati e ai risultati raggiunti, con un utile netto che supera i 3 milioni di euro.

Archiviata con successo anche la fase organizzativa dopo le due recenti fusioni, oggi la BCC si è presentata alla sua base sociale, 307 soci presenti in sala e 31 quelli presenti per delega, come l’Istituto di riferimento per Alto Vicentino. Le tre compagini sociali di Schio, di Pedemonte e di Roana per la zona dell’Altopiano hanno apprezzato i risultati illustrati nel corso della serata dal Presidente Maurizio Salomoni Rigon e dal Direttore generale Roberto Rigato.

“Siamo oggi una Banca più solida, più sicura, più competitiva – ha esordito il Presidente Maurizio Salomoni Rigon – perché parte di un grande Gruppo Bancario fondato su un modello di sviluppo originale, dove la differenza è un valore e l’identità locale un principio.

Banca Alto Vicentino si consolida in “Classe 1” risk based ovvero la migliore su 4 classi – continua il Presidente – rafforzando la sua tipica vocazione di banca della comunità locale. Possiamo confermare che continueremo a garantire questo impegno.

bcc cda
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I dati di bilancio, per quanto ottimi- ha ricordato il Presidente – non costituiscono infatti l’unico motivo di orgoglio. Per quanto ci riguarda è importante sottolineare il sostegno della BCC ai territori nei quali opera: sono 240 mila euro nel 2018 i contributi e le erogazioni per l’affiancamento della nostra BCC a progetti sociali, culturali, di volontariato e per finanziare opere destinate alla fruizione di tutti”.

Il patrimonio netto della banca sfiora gli 80 milioni di euro con un CET1 ovvero l’indice che misura lo stato di solidità della Banca al 17,6%. Con l’entrata nel gruppo Cassa Centrale Banca il CET1 della BCC risalirà ulteriormente nel 2019, arrivando a un valore prossimo al 21%.

Cresce a 953 milioni di euro la raccolta complessiva sul trend positivo già riscontrato negli ultimi anni. Anche gli impieghi, che misurano la capacità della Banca di sostenere il tessuto economico-sociale tengono sulle performance del 2017: sono 432 i milioni di euro relativi agli impieghi vivi, con oltre 77 milioni di euro di nuove erogazioni nel 2018.

“In relazione agli impieghi – spiega il Direttore Generale Roberto Rigato- la volontà delle banche locali è quella di sostenere l’economia dei loro territori, in controtendenza rispetto alle politiche di gestione del restante sistema bancario.

Ma a certe condizioni, imposte da direttive comunitarie, alle quali anche le Banche locali e i Gruppi a cui appartengono sono assogettate. E’ quindi importante, soprattutto nella fase iniziale di introduzione delle norme comunitarie- rilancia il DG- fare formazione e cultura a tutti gli operatori, alle aziende, ai consulenti d’impresa ma anche ai privati, in modo da organizzarsi per tempo e adottare gli strumenti finanziari più adeguati per sostenere i propri piani di investimento e di sviluppo, assicurando continuità nel supporto finanziario. Il nostro target sono le imprese e in modo particolare quelle dei soci, che costituiscono il nostro patrimonio più importante.

Su questo stiamo lavorando con prodotti e servizi ad hoc, tra l’altro promuovendo nel nostro territorio una serie di incontri tecnici, finalizzati proprio a dare slancio a nuove progettualità concrete”.

Molto apprezzato anche l’intervento del Presidente di Cassa Centrale Banca, Giorgio Fracalossi, che ha ricordato la vicinanza e la collaborazione reciproca con la Banca Alto Vicentino, concretizzata poi con l’adesione al Gruppo.

“Il semaforo verde scuro con cui è stata classificata Banca Alto Vicentino in seno al Gruppo Cassa Centrale Banca- ha detto Fracalossi- evidenzia in modo puntuale e inequivocabile il valore della sua solidità. La Banca ha costruito un buon patrimonio e ha contribuito in maniera significativa alla nascita del Gruppo. L’importanza della rete di relazioni, dei rapporti con i clienti e soci unite alla tecnologia- ha rilanciato Fracalossi- sono le sfide del futuro.

Quella che va preservata è la consapevolezza di contare su un grande Gruppo Bancario composto da Bcc con più di 100 anni di storia, che poggiano su valori veri.

Nostra sarà la responsabilità economico-sociale di preservare questi valori e questi servizi al territorio a beneficio delle generazioni future”.