Si svolgeranno in assetto Covid con il rappresentante designato sabato 22 maggio le assemblee dei soci di Banca Alto Vicentino e di Cassa Rurale ed Artigiana di Vestenanova per l’approvazione del progetto di fusione tra i due Istituti di Credito Cooperativo.
Nei rispettivi appuntamenti assembleari sarà sottoposto al voto anche il bilancio 2020 dei singoli Istituti. Le due BCC presentano indicatori in continuo miglioramento e politiche organizzative orientate alla prudenza, pur dimostrando una concreta attenzione per il territorio soprattutto in tempo di pandemia.
Banca Alto Vicentino e il bilancio 2020
“E’ stato un anno difficile, ma per noi anche un anno intenso, in cui abbiamo aperto due nuovi sportelli – spiega in un comunicato il Presidente di Banca Alto Vicentino Maurizio Salomoni Rigon -. Un anno in cui abbiamo dato sostegno e finanziamenti alle famiglie e alle imprese più coinvolte nella crisi; in cui abbiamo posto le basi e progettato un percorso comune di aggregazione con una BCC consorella. La Banca nel frattempo è sempre stata operativa, sempre aperta; ha offerto prodotti bancari, assicurativi, prestando servizi e consulenza; ha creato opportunità. I risultati relativi al bilancio 2020, che presenteremo in assemblea, ci descrivono come una banca vitale, in salute, pronta a nuove progettualità per consolidarsi e per irrobustirsi ulteriormente dal punto di vista patrimoniale, di efficienza. Banca Alto Vicentino – puntualizza Salomoni – mantiene anche per il 2020 la qualifica di Banca di 1^ Classe del Gruppo Cassa Centrale Banca, con un attivo che supera il miliardo di euro.
Abbiamo raggiunto un CET 1 ratio al 26,4% – continua Salomoni- che migliora di quasi 4 punti percentuali la sua già ottima performance relativa all’anno precedente e un texas ratio al 31,3% che migliora di oltre 13 punti percentuali con riferimento all’esercizio precedente. Sostanzialemnte stabile e in leggero miglioramento sugli ottimi livelli dell’anno precedente il dato sulla copertura delle sofferenze al 74,7%, con un rapporto tra sofferenze lorde e impieghi che si attesta al 2,5%. La raccolta totale si attesta a 1,08 miliardi di euro (+7%) con un aumento della raccolta diretta del 5,3% e della indiretta del 10,1%. Gli impieghi vivi si attestano a 464 milioni di euro con un incremento del 5,1% rispetto all’anno precedente e nuove erogazioni per 108,8 milioni di euro (+17,1%). In questo frangente di crisi e di difficoltà del sistema produttivo abbiamo voluto essere vicini al territorio in modo concreto e fattivo e i dati di bilancio lo dimostrano. Tuttavia, in virtù delle buone impostazioni della Banca negli anni precedenti, anche in uno scenario complesso e difficile come quello della pandemia, il 2020 è stato alquanto generoso di risultati operativi e contabili per la nostra BCC- sottolinea Salomoni che aumenta il suo patrimonio netto del 6%, passando dagli 85,8 milioni di euro del 2019 ai 91 milioni di euro del 2020”.
Cassa Rurale ed Artigiana di Vestenanova: bilancio 2020
Sono indicatori in crescita e consolidamento quelli della Cassa Rurale ed Artigiana di Vestenanova rispetto all’anno precedente. “La raccolta diretta cresce del 10,4% a 234,8 milioni di euro, mentre quella indiretta compie un balzo del 15% superando gli 84 milioni di euro, per un totale che sfiora i 319 milioni di euro (+ 11,6%)- spiega il Direttore generale Giovanni Iselle. Gli impieghi vivi raggiungono i 167 milioni di euro (+ 1%) rispetto al 2019, confermando il sostegno al territorio dato dalla BCC in questo momento particolarmente delicato per l’economia locale. Migliora ulteriormente il rapporto tra sofferenze lorde e impieghi al 2,7%. La copertura delle sofferenze è particolarmente elevata per la banca, all’80,4%”. “Abbiamo migliorato negli ultimi mesi anche l’efficienza della banca- assicura il Presidente Edo Dalla Verde. Il rapporto Cost/Income primario è al 63,7%. Ai nostri soci ci presentiamo come una Banca in salute, classificata in 1^ classe all’interno del nostro gruppo bancario CCB: una banca che in questi anni ha ben amministrato e che ha saputo valorizzare al meglio le sue peculiarità di eccellenza. Anche quest’anno portiamo all’approvazione dei soci nell’assemblea per la fusione un utile che supera il milione di euro con un patrimonio netto che cresce e che raggiunge i 30,3 milioni di euro (+ 3,2% rispetto al 2019)”.
Il progetto di fusione: le caratteristiche della nuova Banca
La nuova Banca, se il progetto di fusione sarà approvato, si chiamerà Banche Venete Riunite (BVR Banca). Conterà 37 filiali, 182 dipendenti e oltre 5.300 soci. La zona di competenza territoriale comprenderà 116 comuni (105 nella Regione Veneto tra le province di Vicenza e Verona ed i restanti 11 nella Provincia di Trento). L’area di competenza della nuova Banca ricoprirà un territorio popolato da circa 1,2 milioni di abitanti, di cui circa 650 mila nell’area di insediamento. Insieme raggiungeranno 121,3 milioni di euro di patrimonio, masse amministrate per oltre 2 miliardi di euro, 1,4 miliardi di euro di raccolta totale e impieghi vivi per 631 milioni di euro con nuove erogazioni (dati riferiti al 2020) per 138,4 milioni di euro.
Copertura delle sofferenze al 76,4%, indice tra i più elevati in ambito Bcc, Texas Ratio che si attesta ad un ottimo 33,3% e indicatore NPL Ratio al 7,4%.
“Il nostro – affermano Salomoni e Dalla Verde- è un progetto che ci ha visti lavorare nei mesi scorsi con entusiasmo, lealtà, propositività sui diversi fronti, da quello strategico e di indirizzo a quello operativo e organizzativo. La Banca che nascerà potrà servire ancora meglio il territorio e creare nuove opportunità di crescita economica, sociale, culturale all’interno delle singole comunità d’origine”.
Non esiste in questo progetto un soggetto forte e un soggetto meno forte. Nessuna delle due BCC avrebbe necessità di fondersi per continuare a servire bene il suo territorio”.