Prosegue l’indagine della procura di Vicenza sulla banca cinese abusiva su un vasto giro di riciclaggio internazionale di denaro sporco. Dopo il sequestro di circa 1 milione e mezzo di euro (leggi qui), la guardia di finanza ha trovato e sequestrato altri 40 mila euro, 3 auto, 18 telefoni, 2 orologi di lusso, un lingotto d’oro da un etto, un computer, una moto, un furgone e documenti.
Nell’inchiesta sono indagate 18 persone, 13 arrestate di cui 8 in carcere e 5 ai domiciliari, per un giro di riciclaggio di denaro sporco per il tramite di uno “sportello” della cosiddetta China underground bank (del tema abbiamo scritto in passato e anche di recente), individuato a Padova, allo scopo di riciclare proventi provenienti da frodi al Fisco da parte di società.
Oggi Il Corriere del Veneto ha fatto un punto chiarificatore su molti aspetti del caso: “Federico Boschetto, 51 anni di Arzignano, venne sospettato di essere uno spallone (trasportatore di contanti frutto di frodi fiscali). Ma, dopo pedinamenti, intercettazioni e indagini bancarie, è stato possibile capire che invece fosse al vertice di un’associazione a delinquere. «Boschetto è stato già sottoposto all’interrogatorio di garanzia – afferma il suo avvocato Giuseppe Prencipe – ha risposto a tutte le domande, spiegando quale fosse il suo ruolo nell’associazione e assumendosi alcune responsabilità sui fatti. Tuttavia questo arresto ci ha colto di sorpresa, perché il mio assistito era stato già condannato a maggio del 2023 dal tribunale di Brescia e ha già scontato 6 mesi di domiciliari per il caso che aveva coinvolto anche i coniugi di Gussago». Il legale si riferisce a Giuliano Rossini, 49 anni, e Silvia Fornari, 43 anni, già in carcere per associazione a delinquere finalizzata all’emissione di fatture false (erano stati trovati con diversi milioni sepolti in giardino)”.
Poi, ecco i particolari sullo sportello attraverso il quale operava la Banca cinese abusiva: “Nell’indagine di Vicenza come pilastro dell’attività è stato però individuato anche lo sportello bancario abusivo a Padova della China Underground Bank di Chenrui Peng, cinese di 38 anni di Vigonovo (Venezia). Consistente la rete di complici: Luca Boschetto di 57 anni (Chiampo, avvocato Antonino De Silvestri), colpevole anche di aver percepito illecitamente il sussidio di disoccupazione (Naspi) per oltre 5.600 euro; Carlo Zanco di 58 anni (Vicenza, avvocato Marco Napolitano); Flavio Guatta di 55 anni (Sanremo) e Maurizio Ceretti di 51 anni (Brescia) che sono ora in carcere; mentre ai domiciliari ci sono Gianluca Dolci di 47 anni (Brescia); Giuliano Carlo Paganotti di 60 anni (Rudiano, Brescia); Emanuele Rossini di 24 anni (Gussago, Brescia); Rodrigo Iran Dushmanta Warnakulasuriya di 32 anni e Donald Markximax Peiris Warnakulasuriya di 45 anni (Venezia)”.