Banca di Verona e Vicenza e Cerea Banca 1897: cda approvano fusione

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Flavio Piva
Flavio Piva

E’ stato approvato all’unanimità dai Consigli di Amministrazione di Banca di Verona e Vicenza e di Cerea Banca 1897 il progetto di fusione tra le due Banche di Credito Cooperativo. Un’ipotesi considerata dalle due BCC come un’opzione strategica, per presidiare con più forza i cambiamenti della struttura del mercato bancario. Obiettivi principali dell’operazione sono il rafforzamento della presenza nel territorio storico di insediamento delle due banche e, insieme, il suo ampliamento con il contestuale sviluppo di un’offerta di servizi più qualificati e la valorizzazione dei punti di forza delle due BCC affiliate al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea.
Dopo aver pienamente concluso, nel maggio scorso, la fase di aggregazione tra Banca San Giorgio Quinto Valle Agno e Banca di Verona, il CdA di Banca Verona e Vicenza ha dunque valutato positivamente l’opportunità di aggregare alla propria struttura operativa la storica Banca di Credito Cooperativo di Cerea, presente sul territorio da 124 anni e che, negli ultimi mesi, ha vissuto un periodo di forte cambiamento e di ristrutturazione sotto la guida attenta della Capogruppo Iccrea Banca.
L’Istituto che deriverà dall’aggregazione tra Banca di Verona e Vicenza e Cerea Banca 1897 avrà un maggior numero di filiali (48 filiali di Banca di Verona e Vicenza, 14 filiali di Cerea Banca 1897, all’interno di un progetto di riorganizzazione dei presidi nel territorio veronese), più di 400 dipendenti, oltre 18 mila soci, masse intermediate maggiori e territori di insediamento complementari. Il territorio di competenza della nuova Banca conterà 170 Comuni nelle province di Vicenza, Verona, Trento, Padova, Rovigo, Mantova e Treviso con una competenza territoriale che si estende in 3 regioni.

Obiettivi dell’operazione e considerazioni
“Quella di Cerea è una realtà molto radicata e consolidata nel territorio della pianura Veronese, nel comune di Ostiglia e nei comuni contigui a Verona, in particolare nel comune di Sona- commenta in un comunicato il Presidente di Banca di Verona e Vicenza, Flavio Piva – e rafforzerà così la presenza della banca nella provincia di Verona. Ci siamo posti nei confronti della realtà veronese di Cerea come un partner capace di valorizzare le migliori eccellenze rappresentate dalle due realtà sotto un’unica regia. Da questa operazione uscirà una banca rafforzata nell’organizzazione- spiega Piva- rappresentativa di un territorio ampio e diversificato anche dal punto di vista economico e imprenditoriale”.
“Il nostro è stato un dialogo approfondito su tutti i fronti – spiega Marco Pistritto, Presidente di Cerea Banca 1897- verso tutte le realtà presenti del Credito Cooperativo. In questi mesi abbiamo lavorato con l’obiettivo di assicurare alla nostra base sociale e alla nostra clientela l’avvio di una operazione di valore, condivisa e condotta diligentemente sotto tutti i profili, per un progetto di spessore dedicato al territorio e alla sua economia locale. Le dimensioni della struttura aggregante, la capacità organizzativa e di risposta della realtà bancaria che andremo a costituire sono una garanzia per la riuscita del piano, e ci consentiranno di consolidare il fondamentale ruolo che Cerea Banca 1897 svolge, sin dalla sua fondazione, a vantaggio di famiglie, aziende, realtà socio-culturali e amministrazioni locali. Questo percorso – conclude Pistritto – è inoltre l’opportunità per affrontare con efficacia le nuove sfide del mercato, sotto il profilo della proliferazione normativa e di migliori criteri organizzativi e di efficienza, per una necessaria presenza sul territorio accompagnata da adeguate risorse digitali”.
L’iter prevede che il progetto, dopo l’assenso dei CdA delle 2 BCC e quello appena deliberato dal CdA della Capogruppo, venga sottoposto alla Banca Centrale Europea per l’approvazione.

I risultati della semestrale di Banca di Verona e Vicenza conferma la solidità dell’Istituto dopo la recente fusione
“I dati della semestrale di Banca di Verona e Vicenza dopo la recentissima fusione sono soddisfacenti – commenta il Presidente di Banca di Verona e Vicenza, Flavio Piva. I buoni riscontri rispetto alla recente fusione attuata nei mesi scorsi tra Banca San Giorgio Quinto Valle Agno e Banca di Verona non si riferiscono soltanto ai risultati in crescita, ma anche alla capacità di qualificare ulteriormente i servizi al territorio, alle imprese, alle famiglie che sono al centro del percorso organizzativo e di sviluppo della banca neo costituita. Questi risultati confermano il ruolo di Banca di Verona e Vicenza e il rilevante significato della presenza del Credito Cooperativo Veneto e del Nordest nel Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea”.
“Il primo semestre del 2021 si chiude con tutti gli indicatori in crescita e siamo molto soddisfatti dei risultati del nostro lavoro per rafforzare ulteriormente la banca nel suo percorso di crescita e di servizio al territorio – annuncia Leopoldo Pilati, Direttore generale di Banca di Verona e Vicenza. Il montante totale intermediato della BCC- raccolta complessiva e impieghi – a metà anno sfiora i 4,5 miliardi di euro (+ 4,7% rispetto al 2020 a dati aggregati), con impieghi vivi pari a 1,38 miliardi di euro (+5,6%) e raccolta totale pari a 3,09 miliardi di euro con incremento sia della raccolta diretta (+2,9%) sia dell’indiretta (+ 6,8%). Il risparmio gestito è tra i comparti più soddisfacenti negli ultimi mesi- precisa il Direttore Pilati- con una performance che sfiora il 12,5% e per un totale che supera gli 827 milioni di euro. Diminuiscono in modo considerevole le sofferenze dell’11,16% rispetto al bilancio aggregato relativo al 2020”.