Banca d’Italia sospende termini procedure sanzionatorie: Trucco (ex dg Bene Banca) si appella a Commissione d’inchiesta sul passato

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Rimesse estere rilevate da Banca d'Italia
Banca d'Italia

In questi giorni Banca d'Italia ha, ovviamente preso atto degli effetti del decreto legge del 17 marzo 2020, n. 18, pubblicato sulla G.U. n. 70 del 17 marzo 2020 (c.d. 'Cura Italia') e, quindi, ai sensi dell'art. 103, co. 1 della conseguente sospensione dei termini delle sue procedure sanzionatorie "pendenti alla data del 23 febbraio 2020 o iniziati successivamente a tale data, non si tiene conto del periodo compreso tra la medesima data e quella del 15 aprile 2020" salvo ulteriori proroghe in base all'evoluzione dell'emergenza Coronavirus Covid 19 come quelle previste nel decreto di ieri.

Ma, proprio dando uno sguardo all'elenco dei provvedimenti sanzionatori sottostanti alla predetta comunicazione adottati in seguito al recepimento in Italia - avvenuto nel 2015 con il D.Lgs 72/2015 -  della Direttiva Europea del 2013 n. 36 (la famosa IV CRD), Silvano Trucco, ex dg di Bene Banca, una piccola BCC, che ebeb travagliati rapporti con Bankitalia e BPVi, in una missiva inviata anche a vari parlamentari, tra cui Elio Lannutti?, Daniele Pesco,? Gianni Pietro Girotto e? Alessio Villarosa?, fa notare non tanto «il tempismo di quei provvedimenti», mentre «sui requisiti di onorabilità degli esponenti aziendali delle banche il ritardo è stato ben maggiore», quanto come «le sanzioni amministrative appaiano come indirizzate solo alle banche less significant (meno significative, ndr), ossia gli Istituti di minore dimensione lasciati alla amorevole vigilanza di Bankitalia, a parte un paio di sanzioni, oltremodo tardive, irrogate nei confronti di MPS e UB ...».

«Sanzioni amministrative, che - aggiunge Trucco - per loro natura e per diretta affermazione di Via Nazionale dovrebbero avere un effetto deterrente per i manager che si discostano dalla "sana e prudente gestione" voluta da Palazzo Koch) arrivano a "buoi scappati" per non dire 'scappati e morti di vecchiaia' ... (Copyright Brunetta - 1 commissione banche - 2017)».

Nell'elenco delle sanzioni "fuori tempo"... istruttivo l'ex dg di Bene Banca cita quelle comminate a Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza per citare i casi di aziende bancarie in LCA, ma anche a Banca Etruria e Carichieti, per passare dalla Cassa di Risparmio di San Miniato alla Banca Brutia Bcc, "istituti che non esistono  più perché disintegrati da gestioni poco oculate dei manager nel silenzio assordante della vigilanza, salvo poi venire smembrati al fine di venderne la parte good ad altri Istituti a fronte di qualche monetina da mezzo euro (sì proprio 50 cent)".

E se Silvano Trucco è particolarmente sensibile a questi temi per essere stato, come da noi raccontato e da lui ribadito, «ex manager di una banca in salute commissariata da Visco "in via preventiva" per asserite doti "prognostiche e predittive" per usare le identiche parole della vigilanza» di Banca d'Italia non ci può di certo meravigliare che chieda ai parlamentari a cui ha indirizzato il suo messaggio «che quanto sopra debba essere argomento di approfondita discussione della neonata Commissione d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario", sempre che, conclude Trucco trovando noi concordi, la Commissione «prima della fine di questa legislatura possa auspicabilmente provare a camminare, abbandonando così le fasce in cui tuttora è avvolta...».

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