Banca d’Italia, il cui utile rispetto al 2017 è quasi raddoppiato, passando dai 3,9 miliardi ai 6,24 del 2018, ha appena arricchito le casse dello Stato: il Tesoro ha ricevuto una cifra pari a 5 miliardi e 700 milioni di euro (2,3 miliardi in più dell’anno precedente).
Il governatore Ignazio Visco, che ha presentato il bilancio all’assemblea dei soci nella giornata di ieri fornendo anche i dati appena elencati, ha aggiunto che la realizzazione di questo “ammontare elevato” dell’utile è dipesa in larga parte dalle “misure straordinarie della Bce”.
Coiè il Quantitative easing ha fatto bene alle casse di Palazzo Koch, che al 31 dicembre 2018, sui 393 miliardi di titoli acquistati nell’ambito del programma, ne deteneva ben 320 di debito italiano (che, come noto, paga discreti rendimenti causa del suo elevato spread che ha, quindi, di fatto generato l’aumento degli utili).
I soci della Banca d’Italia (banche, assicurazioni e fondazioni), che detengono, però, solo diritti patrimoniali, riceveranno 227 milioni di euro di dividendi.
Insomma il Tesoro italiano, che da qualche mese deve sopportare maggiori oneri nelle aste dei titoli di Stato, può tirare un (momentaneo) sospiro di sollievo recuperando una parte del maggior costo con i 5,7 miliardi di euro, anche se una tantum, ricevuti da Bankitalia come una sorta di cash back.