Banca Popolare di Vicenza, Equizi: “Variati senza vergogna”

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L?ormai ex sindaco Variati – scrive in una nota Franca Equizi, candidato sindaco Confederazione Grande Nord – senza un minimo di pudore e a nostro avviso di dignità, ha annunciato che demanderà al suo successore l?onere di costituirsi parte civile, ovviamente come comune, nel processo per il crac della Banca Popolare di Vicenza. Vergogna, Vergogna e ancora Vergogna! Oltre ai numerosi poveri concittadini rimasti senza i loro sudati risparmi, anche il comune di Vicenza possedeva un pacchetto di azioni. 
Perché allora caro Variati non schierarsi da subito già alla prima udienza, anche legalmente, con i danneggiati? Ha forse paura di inimicarsi l?ancora potentissimo ex presidente Gianni Zonin? Ricordiamo che, nonostante da molti anni in città si vociferasse dei problemi della banca, Zonin era solito fermarsi ai banchetti elettorali del centrosinistra come ci ricordano ancora oggi le impietose foto presenti nel web. Forse l?indagato Zonin in realtà era il sindaco ombra di questa città e non solo con il centrosinistra?.
Un esempio emblematico, a nostro avviso, riguarda l?accordo del piano degli interventi, firmato nel 2013, tra comune, BPVI e la sua società Immobiliare Stampa. La convenzione prevedeva: ? La BPV si impegna a cedere gratuitamente l?area posta all?angolo tra Via Bonollo e V.le Mazzini di circa mq. 576, previa demolizione dei manufatti su essa insistenti e la sua sistemazione a prato, a corrispondere un contributo di ? 100.000,00 per la sistemazione di un tratto stradale di Via M.te Cengio, a fronte della trasformazione della destinazione d’uso del Parking Europa, ora gravato da vincoli ad uso pubblico, in direzionale ad uso privato con possibilità di mantenere anche la destinazione di parcheggio, ma per il solo uso privato?. 
Un affarone, si fa per dire, per il comune con la fame di parcheggi che abbiamo! Perché il comune non ha espropriato casa Busato per pubblica utilità e si è tenuta il Parking Europa? Il primo a darsi da fare per questa soluzione fu l?allora assessore Claudio Cicero poi consigliere delegato di Variati. 
Come mai poi le delibera furono votate, salvo errori, anche da chi, possedendo azioni della BPVI, secondo noi, erano in palese conflitto di interessi? 
Variati nel 2013 dichiarava di possedere azioni ordinarie di BPVI, ma anche consiglieri di minoranza, che salvo errori hanno votato la delibera, ne possedevano. 
Sono forse anche questi i motivi che hanno bloccato Variati nel costituirsi parte civile?
Noi, oltre a costituirci immediatamente, faremo chiarezza su queste questioni, ci riserviamo di segnalare il tutto alle autorità competenti e saremo vicini ai risparmiatori.