«Questo libro nasce per ricordare», ha detto Renzo Mazzaro, giornalista del gruppo Repubblica e moderatore alla presentazione del nuovo libro del direttore di Vipiù.it Giovanni Coviello e dell’avvocato Rodolfo Bettiol, già docente di Procedura penale ed esperto di reati societari, dal titolo: “Banca Popolare di Vicenza. La cronaca del processo” (clicca qui per ordinarlo ndr). Ricordare, quindi, là dove quasi tutti volevano dimenticare (in fondo il video dell’evento, prima pubblicazione l’11 dicembre, aggiornamento odierno, ndr).
Il libro (edito da Editoriale Elas di Roma su licenza per le cronache e i video di ViPiu.it e per i documenti di BankiLeaks.com) ha ottenuto recentemente il patrocinio dell’Adusbef, è acquistabile a 16 euro su www.vipiu.it/shop/#libri, presso le migliori librerie e su Amazon (vedi in fondo, ndr) ed è ancora più utile oggi per meglio seguire le udienze del Processo di Appello BPVi in corso.
Il giorno della presentazione, che si è tenuta lo scorso primo dicembre 2021 a Palazzo Cordellina a Vicenza e a cui ha dato il via, da padrona di casa, la presidente della Bertoliana, Chiara Visentin, non è stato casuale. Lo stesso giorno di tre anni prima iniziava il processo, che ha visto alla barra degli imputati i vertici della Popolare vicentina. Quattro condannati tra cui, con la lena maggiore, Gianni Zonin. Ma a distanza di tre anni, dopo la sentenza di primo grado, non sembra ci sia stato molto movimento. «Mi sono fatto l’idea che ognuno ha trattato il suo ‘particulare’, come diceva Guicciardini. La Regione non si è neanche costituita parte civile», ha osservato Mazzaro.
Chi si è invece messo in gioco nel processo di BpVi è il Comune di Vicenza, che ha anche patrocinato la presentazione: «Sono arrivato al tempo delle costituzioni di parte civile», ha spiegato il sindaco Francesco Rucco, presente all’evento e seduto accanto all’avvocato Bettiol, Mazzaro e Giovanni Coviello. «Molti avevano scommesso che non saremmo stati ammessi – ha proseguito – ma penso fosse un atto dovuto verso tutti i cittadini che hanno subito danni ingenti dal crac della Popolare di Vicenza». A parte i pochi che hanno avuto a cuore le sorti della Popolare vicentina e i suoi risparmiatori truffati, spesso ci si è trovati di fronte a un muro di indifferenza.
Lo ha spiegato Renzo Mazzaro: qual è stata la portata del crac? Forse 10 miliardi di capitale bruciato direttamente, e calcolando le linee di credito interrotto si arriva a 40 miliardi. Ma la verità è che «non c’è stata la volontà di approfondire». È per questo che il libro del direttore di ViPiù.it e Bettiol è importantissimo, ma soprattutto unico. «Coviello stato l’unico giornalista che ha seguito tutte le 117 udienze del processo», ha sottolineato Mazzaro.
Coviello, nel suo libro, ha fatto un resoconto della cronaca processuale: niente commenti, solo documenti. Udienze alle quali, però, spesso mancavano i diretti interessati: i truffati. «L’abitante locale è molto disposto a lamentarsi in privato, un po’ meno a farlo in pubblico», ha osservato con amarezza. Il crac però non ha coinvolto solo vicentini o veneti. Oltre il 60% dei risparmiatori era originario da fuori regione. E questo dimostra quanto fosse potente la Popolare di Vicenza, blindata da Confindustria Vicenza da una parte e dal «giornale unico che dirige il pensiero di tutti» – come ha spiegato Mazzaro – dall’altra. Mettersi contro non era facile e le querele pretestuose non sono mancate.
All’incontro si è poi parlato della Banca d’Italia e della sua posizione “ambigua” nelle vicende del crac. L’avvocato Rodolfo Bettiol ha spiegato che, essendosi costituita parte civile, la condotta di Bankitalia non è stata messa in discussione durante l’iter processuale. Ma, in ogni casi, «il processo fotografa una realtà: una realtà che lascia sconcertati», ha spiegato. Ostacolo alla vigilanza e aggiotaggio sono solo alcuni dei reati contestati ai vertici della Banca Popolare di Vicenza. «Di fronte alla richiesta di vendita delle azioni, non corrispondeva una domanda. Da qui il ricorso alle cosiddette baciate»; operazioni che hanno fatto sì che «un terzo del patrimonio di sorveglianza della banca fosse del tutto fittizio». Ma tutto questo rischia di arenarsi. «Sotto il profilo penale c’è la possibilità che il processo si prescriva».
I fatti, invece, restano quelli. E il libro li raccoglie tutti. «Offre la possibilità di verificare gli atti del processo», ha spiegato Mazzaro, laddove c’era la volontà di dimenticare. «Il processo serve anche a lasciare una memoria – ha poi ribadito Bettiol – È importante che vi sia un documentazione disponibile». Dopo gli altri tre libri scritti sulla Popolare di Vicenza, «oggi per me si chiude la quadrilogia. Questo libro è il mio testamento giornalistico», ha spiegato anche Coviello. «Ho raccontato quello che ho visto, come dovrebbe fare un giornalista».
Come e dove comprare «Banca Popolare di Vicenza. La cronaca del processo»
Di seguito elenchiamo alcune delle librerie in cui «Banca Popolare di Vicenza. La cronaca del processo» è ancora disponibile fisicamente mentre per informazioni i singoli lettori potranno scrivere all’editore elas@editoriale-elas.org (tel. 0444 1497863 oppure 06 86358 980) mentre le librerie/edicole/rivendite al distributore armandocaramanicaeditore@gmail.com (tel.0771 680838, anche per info su altre librerie in cui trovare il libro)
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