“In questo lungo periodo lavorativo, ho visto materializzarsi tre grandi ondate di Npe, le cosidette big wave”, di cui la terza “sta arrivando” e “sulla base delle recenti analisi, vedrà coinvolta anche parte dei finanziamenti concessi con la garanzia dello Stato”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Guber Banca spa, Francesco Guarneri, in audizione in commissione bicamerale d’inchiesta sulle banche, in merito ai modelli di business degli operatori attivi nel mercato degli Npl e degli Utp.
“Le prime due – ha aggiunto – a mio modesto parere sono state caratterizzate da alcuni vizi distintivi e ricorrenti: il primo è l’emergenza. Si è trattato spesso di operazioni fatte all’insegna del ‘presto, presto’, con decisioni a volte assunte senza il tempo necessario per una doverosa, preventiva consultazione e analisi tecnica. Secondo vizio è la concentrazione: si è trattato di operazioni gigantesche impostate come se avessero una caratteristica di straordinarietà. Nessuno ha pensato strategicamente a un problema che avrebbe potuto ripresentarsi nel tempo e dunque a un processo di assorbimento progressivo, organizzato, industriale oserei dire. Una montagna di crediti, che tutti gli addetti ai lavori sapevano esistere, ma che di volta in volta si è materializzata sul mercato quasi all’improvviso, per cui è stata richiesta una immediata capacità teorica di assorbimento da pochissimi servicers, con conseguenti, inevitabili, problemi organizzativi”.
“Il terzo vizio – ha proseguito Guaneri – è che vi è stata la costante presenza dell’asso piglia tutto: un unico servicer, non sempre lo stesso, ha assunto in esclusiva la gestione di tutta la grande ondata moltiplicando in questo modo il rischio di concentrazione. Mi riferisco ad esempio a una grande occasione persa: ovvero a quando nel 2016 il Fondo Atlante 2 ha voluto realizzare l’operazione concentrando il tutto in un’unica piattaforma, di cui era socio di maggioranza, costituita ex novo con un unico servicer. A distanza di quattro anni i risultati sono un po’ sotto gli occhi di tutti”.
“Il quarto vizio – ha concluso – è il poco interesse per i processi operativi di servicing. In sostanza i crediti sono passati dal soggetto A al soggetto B, magari con le garanzie del soggetto C, ma poi nessuno si è chiesto come questi crediti venissero gestiti, con quali standard qualitativi e con quali tempi di risposta. Mi auguro non succeda lo stesso per la terza ondata, che sulla base delle recenti analisi, vedrà coinvolta anche parte dei finanziamenti concessi con la garanzia dello Stato”.
Fonte Public Policy