
Nessuna sorpresa per gli esiti delle insinuazioni al passivo: per le Banche Popolari Venete: chi si aspettava novità di rilievo sarà pure rimasto deluso ma in realtà si sapeva da tempo come sarebbe finita, i commissari liquidatori lo avevano annunciato più volte, comunque vediamo qualche cifra tratta dalla “Comunicazione dei Commissari Liquidatori sul deposito dello stato passivo al 25/6/2017 di Veneto Banca S.p.A. in liquidazione coatta amministrativa e sui relativi criteri di redazione (ex art. 86 D.Lgs. n. 385 del 1° settembre 1993 e D.L. n. 99 del 25 giugno 2017)”
Le insinuazioni al passivo, cioè le domande di ammissione al passivo, sono pari in importi a 2.594.401.271,29 euro (di cui in prededuzione 23.028.183,01, di cui in privilegio 49.789.929,44, in chirografo 2.521.583.158,84), i crediti qualificati prededucibili, cioè pagati prima di ogni altro 1.323.227,27 euro, i creditori ammessi per 993.443.631,58 euro di cui in privilegio 9.528.333,20 di cui in chirografo 353.551.589,90 di cui in chirografo subordinato 630.363.708,48; creditori ammessi con riserva per 33.245.446,46 di cui in privilegio 2.227.242,22 di cui in chirografo 31.018.204,24; infine le esclusioni per 1.566.388.965,98 di euro per i richiedenti la restituzione di strumenti finanziari ai quali è stato negato il riconoscimento delle pretese.
Azionisti ed obbligazionisti verranno pagati? Temo proprio di no, la “SETTIMA INFORMATIVA SINTETICA SULLO STATO DELLA PROCEDURA DI LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA DI VENETO BANCA S.p.A. (Aggiornata ai saldi contabili al 31.12.2023 e con informazioni sugli eventi successivi più significativi)” è impietosa al riguardo :”Per doverosa trasparenza, anche in questa occasione, si precisa altresì che – tenuto conto delle passività derivanti dalla cessione a ISP degli attivi della LCA e delle informazioni rese disponibili da AMCO (già SGA spa, ndr) sulle prospettive di monetizzazione dei crediti ad essa ceduti ai sensi del DM n. 221/2018 – non sono al momento ravvisabili concrete prospettive di soddisfacimento dei creditori diversi da quelli rientranti nelle categorie di cui ai precedenti punti a) e b).”
Qualcuno potrà dire che magari andrà meglio a chi ha fatto domanda di ammissione al passivo alla Banca Popolare di Vicenza, ma anche qui la “Comunicazione dei Commissari Liquidatori sul deposito dello stato passivo al 25/6/2017 di Banca Popolare di Vicenza S.p.A. in Liquidazione Coatta Amministrativa e sui relativi criteri di redazione (ex art. 86 D.Lgs. n. 385 del 1° settembre 1993 e D.L. n. 99 del 25 giugno 2017” spegne subito ogni genere di entusiasmo : Le insinuazioni ossia le domande di ammissione al passivo sono 3.020.652.992,68 di cui in prededuzione 2.085.171,07 di cui in privilegio 196.441.134,11 di cui in chirografo 2.822.126.687,50 I PREDEDUCIBILI sono 312.034,52 i CREDITORI AMMESSI 1.219.835.301,36 di cui in privilegio 6.365.304,23 di cui in chirografo 636.318.232,67 di cui chirografari postergati (obbligazionisti subordinati) 577.151.764,46 CREDITORI AMMESSI CON RISERVA 198.768.288,75 di cui in privilegio 0 di cui in chirografo 198.768.288,75 ESCLUSIONI 1.601.737.368,05 Richiedenti la restituzione di strumenti finanziari ai quali è stato negato il riconoscimento delle pretese ZERO
Anche i commissari della Banca Popolare di Vicenza in Lca nella “SETTIMA INFORMATIVA SINTETICA SULLO STATO DELLA PROCEDURA DI LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA (avente ad oggetto i saldi contabili al 31.12.2023 e gli eventi più significativi sino al 31.12.2024” dicono chiaramente che “ Per doverosa trasparenza, anche in questa occasione si precisa altresì che tenuto conto delle passività derivanti dalla cessione a ISP, degli attivi della LCA e delle informazioni rese disponibili da AMCO sulle prospettive di monetizzazione dei crediti ceduti ai sensi del DM n. 221/2018 non sono al momento ravvisabili concrete prospettive di soddisfacimento dei creditori diversi da quelli rientranti nelle categorie di cui ai precedenti numeri 1) e 2). “.
Ma allora a che è servito tutto questo tramestio di carte bollate? Alla resa dei conti a nulla per i risparmiatori.
Bisognava provarci magari si dirà, ma fon dall’inizio le comunicazioni dei commissari lasciavano poco spazio alle speranze.
È una situazione che noi di ViPiu.it abbiamo reso nota per tempo dalle pagine del nostro quotidiano perché abbiamo seguito le vicende della liquidazione passo dopo passo.
Ora la palla passa alla Corte di Cassazione, l’8 Aprile a Roma si terrà l’udienza del processo contro gli ex vertici di Banca Popolare di Vicenza, dopo l’amaro in bocca del processo Consoli, l’unico (!) imputato per Veneto Banca in cui il solito nulla è andato agli azionisti, vedremo cosa dirà a Suprema corte. Vedremo ma si può facilmente prevedere: zero.