piega l’avvocato Ugo Malvagna, consulente delle due associazioni dissidenti e presente durante l’incontro a Palazzo Chigi: «Il problema è definire il momento nel quale si realizza la condotta illegittima della banca. Limitare l’indennizzo alle sole condotte illegittime che si sono consumate in sede di mero collocamento-vendita degli strumenti (il cosiddetto misselling) oppure inquadrare tali condotte in modo strategico: eterodirette da precise direttive partite dagli organi di governo delle due banche che hanno avuto un risultato preciso, l’intera rappresentazione della consistenza patrimoniale e finanziaria delle due banche è stata, almeno per un certo periodo del tutto falsata. Ovvio che limitare l’indennizzo alle sole condotte di misselling non terrebbe conto di questo aspetto».
In altri termini se il rapporto tra emittente e sottoscrittore delle quote azionarie, tra offerta e domanda, è viziato da una “tara” genetica che il sistema dei controlli interni e istituzionali non è stato in grado di riconoscere e disinnescare per tempo, allora che senso ha – si chiedono i dissidenti – procedere a un esame caso per caso?
di Stefano Elli, da Il Sole 24 Ore
Perchè non sono stati ancora emessi i decreti attuativi per i truffati dalle banche venete? La verità
Il 9 aprile sono stati annunciati, insieme al DEF , l’emissione dei decreti attuativi per il rimborso degli azionisti truffati, soprattutto delle banche venete. Però di questi decreti attuativi non trovate traccia, non trovate una riga, un documento.Eppure , da quanto detto l’altro ieri, sembra che un certo numero di associazioni abbia firmato l’accordo su questi decreti attuativi, il che sembra strano perchè, a parte indiscrezioni di stampa, non c’è un testo disponibile. Il motivo per cui l’associazione “Noi che credevamo nella BPVI” e la “Don Torta”, che raccolgono il maggior numero di truffati dalle banche non hanno firmato è semplicemente perché non è stato loro proposto nessun testo da firmare. Non potevano firmare perché non c’era nulla da firmare, se non un assegno in bianco.
Perchè manca un testo ? Il contrasto è fra due concetti:
violazione massiva delle norme;
misselling massivo.
La differenza è semplice: la prima presuppone una finalità definita dall’alto per ingannare i risparmiatori, il misselling invece è da considerarsi come una singola operazione in cui un operatore truffa un singolo acquirente. Il concetto di “Misselling” quindi è adatto ai singoli casi , da provare caso per caso, mentre la violazione massiva delle norme prevede un disegno dall’alto che ha creato la crisi.
Ora facciamo un esempio brutale, violento, che permetterà al lettore di capire la fondamentale differenza: 25 anni fa vi sono stati i massacri in Ruanda Burundi e questi sono stati giudicati dal tribunale ONU di Arusha perchè si è dato peer scontato che ci sia stata una violazione massiva delle norme. Questo vuol dire che, visti i risultati del massacro dei Tutsi da parte degli Hutu, si è valutato che esisteva un disegno preordinato per sterminare l’etnia africana e chi ha dato gli ordini è stato giudicato. Immaginate se invece si fosse chiesta ad ogni singolo sopravvissuto, ogni parente di ogni singola persona che è stata uccisa, avesse dovuto dimostrare che, all’epoca del massacro, era innocente, che non aveva compiuto atti ostili contro gli Hutu. Prima di tutto non si sarebbe mai potuto fare un processo contro i vertici, i veri responsabili dei massacri, e moltissime persone non avrebbero potuto ottenere giustizia.
Ecco, questa è esattamente quello che sta succedendo con i decreti attuativi e con la differenza fra “Violazione massiva” e “Misselling massivo”. Tra l’altro proprio il termine “Misselling massivo” è un controsenso perchè, se “massivo”, come si può parlare di singoli eventi? Sono impazziti, contemporaneamente, centinaia di funzionari e direttori bancari? Inoltre il risultato delle attività ispettive di CONSOB ha già rivelato un disegno coordinato per ingannare i risparmiatori con la vendita, per cui parlare di Misselling appare quanto mai fuori luogo, eppure il MEF vuole proseguire su questa strada ed ha organizzato il balletto mediatico relativo. Avete notato che i media hanno annunciato dei decreti attuativi che MAI sono stati firmati? Chi ha dato le indicazioni e gli annunci trionfali?
Perchè tutta questa tensione per puntare al “”Misselling” e non alle “Violazioni massive”. Semplicemente una questione di responsabilità: se nel primo caso sono chiamati a rispondere i singoli funzionari ed al limite i dirigenti aziendali, nel secondo caso sono chiamate a rispondere le autorità di vigilanza, e non solo quelle attuali, ma anche quelle precedenti, dal momento in cui le ispezioni della vigilanza hanno rivelato delle irregolarità. Questo verrebbe a coinvolgere non solo gli attuali vertici di Banca d’Italia, ma anche i precedenti. Ecco qui perchè, nonostante la logica dica l’opposto, è necessario che venga approvato il misselling.
di Guido da Landriano, da Scenari economici