Salvini e Di Maio, per Digos a rischio evento “banche” a Vicenza: l’esclusione di 15 associazioni esaspera gli animi

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Banche, Luigi Ugone occupa l'ingresso di palazzo Trissino
Banche, Luigi Ugone occupa l'ingresso di palazzo Trissino

È cresciuta e di molto la tensione dopo che per Di Maio e Salvini a Vicenza per la questione “banche” (Matteo Salvini era, comunque e per la verità, atteso da tempo il 9 febbraio per l’Hit Show in fiera, ndr), le sinistre si sono schierate contro il loro “show” di sabato e dopo il diniego ufficiale da parte di Noi che credevamo nella BPVi a far entrare al palasport chi non è fra gli invitati.

Nella mail di risposta a una socia di una delle banche azzerate e rappresentante di un’associazione che ha partecipato alla cabina di regia al Mef c’è scritto letteralmente che “I non invitati non possono entrare” per cui, come riferisce Patrizio Miatello, presidente di Ezzelino III da Onara, non potranno partecipare, in quanto non invitate, ben 15 associazioni su 20 della cabina di regia.

Hanno, infatti, dice Miatello, ricevuto l’invito, oltre agli organizzatori capeggiati da Luigi Ugone, solo Elena Bertorelle (Casa del Consumatore di Schio), che non è socia delle ex banche, Andrea Arman (Coordinamento don Torta) Marco Cappellari (Amici Carife), Giovanna Giorgianni (No salva Banche) e, di conseguenza, i loro associati

Gli esponenti di Noi che credevamo nella BPVi e del Coordinamento don Torta già in passato si sono distinti per azioni minacciose contro la libertà di stampa e di partecipazione, come quando a fine agosto 2018 “occuparono” l’ingresso del Comune di Vicenza davanti agli occhi della Digos per impedire la nostra conferenza stampa di presentazione  del decreto attuativo secretato della legge 205 per i soci azzerati dalle banche, la progenitrice della legge che ha istituito, con alcuni nodi europei da sciogliere, il Fondo Indennizzo Risparmiatori delle banche azzerate.

Ma ora l’annuncio di non consentire l’ingresso libero per giunta in un impianto piccolo (può contenere massimo 1.300 persone) di tanti risparmiatori pone problemi di sicurezza e ordine pubblico ben superiori a quelli che hanno costretto il Tribunale di Vicenza a decidere di far celebrare le udienze del processo BPVi a Mestre invece che a Vicenza.

Noi di VicenzaPiu.com, per allentare la tensione e per consentire almeno a rappresentanti delle 15 associazioni escluse e ai legali “censurati” di migliaia di risparmiatori soci, abbiamo aderito alla loro richiesta di ospitarli in redazione perché da lì, in video, possano rivolgersi a tutti dopo che Salvini e Di Maio avranno parlato ai pochissimi ammessi (1.000 selezionati tra oltre 300.000 vittime da indennizzare), sperando di poterli ascoltare almeno noi giornalisti di VicenzaPiù, che abbiamo chiesto un regolare accredito agli organizzatori ancora non ricevuto.

Rendiamo, quindi pubblica, la mail inviata, dopo queste preoccupanti premesse a una manifestazione critica, da Patrizio Miatello ad Alessio Villarosa e a Massimo Bitonci, sottosegretari al Mef, e la mail del girono precednte al governo sul tema degli indennizzi ai risparmiatori della banche azzerate.

Illustre Sottosegretario Alessio Villarosa, p.c. Illustre Sottosegretario Massimo Bitonci

 
A seguito nostra di ieri*, non avendo ricevuto a oggi il decreto attuativo riguardante la procedura di accesso al fondo che ci dovrebbe arrivare quindi domani 8 febbraio 2019, la preghiamo vivamente di mantenere l’impegno e di inviarlo naturalmente a tutti i componenti della cabina di regia, considerato anche che gran parte delle associazioni e referenti della famosa cabina non sono state invitate e quindi non potranno partecipare sabato 9 febbraio a Vicenza in quanto considerate “brutte e cattive” nonostante abbiano migliaia di risparmiatori al seguito.
Al di là di questo ci auguriamo che sia stato compreso quanto da ormai troppo tempo chiediamo, che l’attuazione del fondo non può più aspettare e deve essere fatta nell’immediato.
Le continue notizie di difficoltà di attuazione certamente non volute dalle 13 associazioni con referente il prof Avv. Rodolfo Bettiol hanno esasperato gli animi già tesi e creato ulteriore devastazione nei risparmiatori, che abbiamo calmato e invitato a partecipare comunque all’evento di sabato, che sicuramente sarà positivo, concreto, immediato e definitivo.
In attesa porgo cordiali saluti 
Patrizio Miatello

*Illustre Premier Giuseppe Conte, Illustre Ministro Giovanni Tria, Illustre Ministro Luigi Di Maio, Illustre Ministro Matteo Salvini, Illuste Sottosegretario Alessio Villarosa, Illustre sottosegretario Massimo Bitonci

A seguito conferme che il fondo indennizzo risparmiatori, che aveva come termini di attuazione il 31/01/2019, è stato compromesso e non potrà essere attuato nell’immediato, con la presente precisiamo quanto segue:

1) Gravissimo che, a nulla è servita la cabina di regia composta fino al 14/12/2018 da 17  associazioni, che aveva lavorato sull’art 38 Fondo Ristoro e che  13 associazioni rappresentate dal Prof.Avv.Rodolfo Bettiol, avevano portato a dei considerevoli miglioramenti con il sottosegretario Bitonci e Villarosa, che confermavano l’iniziale acconto del 30% con € 1,575 Miliardi dei conti dormienti, e un successivo 15% previsto con l’alimentazione ulteriore di € 1 Miliardo dei conti dormienti in  prescrizione fra il 2019 e il 2021, con la procedura di arbitro ACF Consob che di fatto prevedeva la rivalutazione monetaria e gli interessi, le richieste fatte dal Prof.Avv.Bettiol per 13 associazioni erano state in gran parte inserite negli emendamenti della Lega e votati positivamente alla Camera (https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-11-16/manovra-bitonci-altri-25-miliardi-ristoro-risparmiatori-2022-172731.shtml?uuid=AEZbQMiG&refresh_ce=1 ) , tutto era nella direzione giusta e nell’immediata attuazione priva di ogni problematica.

2) Gravissimo che il 16/12/2018 l’emendamento al Senato del  M5S abbia ascoltando esclusivamente l’Avv Andrea Arman  rappresentante di un minima parte dei risparmiatori, sconvolto il fondo trasformandolo in un indennizzo sul valore di acquisto del 30%, cancellando l’ulteriore possibilità futura del 15%, cancellando la possibilità della rivalutazione monetaria e gli interessi previsti dall’arbitro, cancellando l’alimentazione perenne dai conti dormienti.

3) Gravissimo che le modifiche apportate hanno creato di fatto un ritardo e la messa a rischio all’attuazione immediata del fondo

e che queste vengano al contrario sminuite da quelle stesse 4 associazioni che hanno di fatto contribuito a creare l’impossibilità che il fondo partisse entro la data del 31/01/2019, per una strumentalizzazione politica in vista delle elezioni Europee.

Ritenendo pertanto che la mancata attuazione nei termini abbia fatto partire in maniera definitiva una emergenza sociale per quei risparmiatori traditi trasformati in debitori che hanno i termini dei decreti ingiuntivi scaduti rischiando le case e le aziende,

CHIEDIAMO L’IMMEDIATA ATTUAZIONE DEL FONDO RISPARMIO TRADITO E CHE VENGA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA PER SALVARE QUEI RISPARMIATORI CHE NON HANNO PIU’ TEMPO

Ritenendo grave quanto sopra, ritenendo che le ulteriori perdite di tempo mettano a rischio vite umane, in segno di protesta le 13 associazioni facenti parte la cabina di regia, non parteciperanno  all’evento a Vicenza di Sabato 9 febbraio organizzato da quelle stesse associazioni che hanno di fatto compromesso il fondo dei risparmiatori alimentato dai conti dormienti da noi individuati, svegliando e unendo la politica, augurandoci che i vice premier attesi Di Maio e Salvini si impegnino a far partire il fondo e non si  limitino a sceneggiate elettorali.

Cordiali saluti
Giovanna Mazzoni
Patrizio Miatello
Cabina di regia con referente Prof. Avv. Rodolfo Bettiol

EZZELINO III DA ONARA

Associazione Giustizia Risparmiatori