Bancomat chiusi nel Vicentino, Formaggio (FdI): “Serve una nuova banca veneta”

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Bancomat Vicentino

Alla luce dei dati recentemente pubblicati dalla Banca d’Italia, che evidenziano una drastica riduzione degli sportelli bancomat nel Vicentino (-35% negli ultimi 15 anni, da 964 a 620 sportelli), Joe Formaggio, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, attraverso una nota, denuncia con forza “Il ruolo delle banche in questa crisi, che spingono verso una società cashless a discapito dei cittadini e del territorio”.

Per il consigliere regionale vicentino, la chiusura massiccia degli sportelli bancomat è un segnale chiaro: “Le banche vogliono eliminare il contante e imporre il pagamento elettronico persino per un semplice caffè. Questo – aggiunge – non è progresso, ma una manovra che limita la libertà dei cittadini e colpisce le fasce più deboli, come anziani, piccoli commercianti e abitanti delle aree rurali, che spesso non hanno alternative al contante.

Questo processo è il risultato di scelte delle banche che stanno abbandonando il territorio e mettendo in difficoltà intere comunità locali. Dietro alla chiusura degli sportelli c’è la volontà delle banche di ridurre i costi, ma il prezzo lo pagano i cittadini, costretti a piegarsi all’uso del bancomat anche per le piccole spese quotidiane”.

Da queste considerazioni, Joe Formaggio avanza le sue soluzioni: “Per contrastare questa tendenza serve una nuova banca veneta, vicina al territorio, radicata e prossima alle esigenze delle nostre comunità. Solo così possiamo garantire un accesso equo ai servizi bancari e difendere i nostri cittadini dalla deriva digitale imposta dalle grandi banche. Rilancio una proposta già avanzata in passato: così come sosteniamo la creazione di una holding delle partecipate pubbliche per gestire in modo efficace le risorse locali, una banca veneta sarebbe un pilastro fondamentale per costruire la vera autonomia di cui il nostro territorio ha bisogno. Questa è la strada per un Veneto forte e indipendente.

Chiedo alla Regione e al governo nazionale di intervenire immediatamente: incentiviamo il mantenimento degli sportelli nei piccoli comuni, promuoviamo l’uso libero del contante e contrastiamo le decisioni miopi delle banche che stanno impoverendo il nostro territorio. Non possiamo accettare che le banche dettino le regole del nostro quotidiano. Difendere il contante e garantire servizi bancari accessibili è una battaglia di civiltà, per tutelare i diritti di tutti e mantenere vive le nostre comunità”, conclude il consigliere regionale di Fratelli d’Italia.