Bando Fiere 2019, 1.165 domande e finanziate 601 (51,5%). Bonomo: “servono più investimenti”

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Agostino Bonomo, presidente Confartigianato Imprese Venete
Agostino Bonomo, presidente Confartigianato Imprese Venete

I due Bandi Fiere internazionali 2018 e 2019 hanno raccolto in totale 1.165 domande, delle quali 360 dalla graduatoria Ebav. A essere finanziate sono state 601, pari al 51,5%. Per ciascuna delle due annualità era prevista una dotazione finanziaria di 600 mila euro, equamente divisa tra Ebav (300 mila) e Regione Veneto (300 mila). L’anno scorso si è registrato un decremento delle domande, passate dalle 601 del 2018 a 564, anche se è migliorata la percentuale di quelle finanziate, 53,4%.

“Un risultato da incorniciare nel suo complesso -afferma il presidente Confartigianato Agostino Bonomo– ma che dimostra quanto lo stanziamento abbia bisogno di essere adeguato verso l’alto per cercare di soddisfare un numero superiore di domande. Per questo auspichiamo che per il 2020 sia aumentata la dotazione di 300mila euro che la Regione Veneto destina al Programma Promozionale annuale, dal quale vengono prelevate le risorse per il Bando. Altrettanto potremmo fare noi con il sistema dell’EBAV. La validità di questo strumento conferma anche l’esigenza di renderlo parte integrante del programma promozionale della Regione Veneto e di farlo evolvere”.

I finanziamenti attuali, infatti, prevedono un sostegno per l’acquisto di spazi fieristici e il loro allestimento. Noi rileviamo dal nostro osservatorio la necessità di prevedere ulteriori linee di finanziamento da destinare a nuove azioni. Si parte dalla consulenza legale, doganale, fiscale e normativa in ambito export per passare all’affiancamento di temporary export manager e di partner commerciali esteri, anche attraverso l’organizzazione di incoming, come positivamente sperimentato proprio da Confartigianato. Più in generale, sono sollecitati interventi di accompagnamento e di consulenza organizzativa per supportare le imprese nel processo di internazionalizzazione.

“Confartigianato è pronta a dare il proprio contributo -dice il presidente- la rete territoriale delle nostre associazioni di categoria sono uno strumento importante di supporto alle imprese nell’internalizzazione, fattore decisivo di sviluppo oltre che vocazione del nostro Veneto. Il Bando Fiere internazionali funziona e mantiene un elevato interesse presso le imprese. Tuttavia l’attuale finanziamento soddisfa poco più del 50 percento dei richiedenti. Per questo proponiamo un approccio più ampio all’export dell’artigianato”.

Sullo sfondo di questi strumenti di promozione, c’è l’importante partita dell’export che anche nel 2019 ha confermato per il secondo anno consecutivo il sorpasso dell’Emila-Romagna sul Veneto, quale seconda regione esportatrice dopo la Lombardia. Se a fine 2018, l’export dell’Emilia-Romagna superava quello veneto di uno 0,2%, al 3° trimestre 2019 l’Emilia-Romagna risulta superiore del 3%.

“È il settore meccanico avanzato a trainare la crescita dell’export dell’Emilia-Romagna, -spiega Bonomo- ma va osservato che la crescita dell’export emiliano-romagnolo è stata superiore anche nel comparto moda e casa, nella chimica e nella metallurgia. Soltanto nell’agro-alimentare il Veneto ha esportato di più, settore che rappresenta un decimo delle esportazioni complessive, che sono concentrate per un terzo nel settore della moda e casa. Questi dati confermano l’esigenza di affrontare in modo strategico la promozione dell’export veneto, investendo proprio nell’artigianato e nella piccola impresa che sono l’ossatura dell’economia regionale”.