Pubblicato in questi giorni il nuovo bando per l’assegnazione di contributi a interventi di restauro di beni culturali mobili che accoglie la proposta di Confartigianato Imprese Veneto di estendere la platea dei beneficiari anche agli enti religiosi.
“Siamo molto soddisfatti che, nell’ambito del piano annuale degli interventi, oltre alle altre risorse dedicate dalla Regione Veneto (quali ad esempio la formazione di artigiani specializzati nella conservazione dei beni culturali), si investa nei beni culturali mobili dei Comuni con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti – afferma la presidente del gruppo restauro, Maristella Volpin che prosegue: “un grazie all’assessore regionale Corazzari e gli uffici regionali per aver recepito la nostra proposta di estensione ai beni ecclesiastici”.
Le aziende artigiane del restauro in Veneto sono più di 700 e occupano oltre 1.000 addetti. Circa 250 sono costituite da singoli restauratori.
L’ultima campagna di inventariazione promossa dalla CEI stima un patrimonio ecclesiastico veneto di 350.000 beni storici e artistici e 4.000 edifici di culto. L’ampliamento dei beneficiari e la tipologia di intervento (salvaguardia di un bene o insieme di beni mobili risalenti almeno al XIX secolo, di particolare valore storico artistico) potrebbero generare una significativa ricaduta in termini di nuove opportunità per le imprese del settore restauro e dell’artigianato artistico nonché alle altre imprese dell’indotto.
“Si tratta di una misura importante per i restauratori -conclude- che, in qualità di professionisti qualificati, possono attivarsi per realizzare le attività per la salvaguardia dei beni culturali mobili aventi particolare valore storico artistico. Auspichiamo che l’iniziativa sia colta positivamente dai Comuni e dagli Enti religiosi perché mirata a soddisfare bisogni delle nostre comunità. Certamente le risorse finanziarie disponibili sono molto limitate (50.000 euro) ma speriamo che, nei prossimi anni compatibilmente con il bilancio regionale, aumenti la dotazione”.
A tal proposito -ricorda il Presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto- “abbiamo da tempo presentato una proposta di legge regionale “agevolazioni fiscali per il sostegno della cultura e la valorizzazione del patrimonio storico artistico veneto” con l’obiettivo di promuovere la tutela, conservazione, il restauro e la valorizzazione del patrimonio culturale veneto e sostenere gli interventi per straordinaria manutenzione, restauro e risanamento conservativo da eseguirsi su ogni bene di interesse storico, artistico o monumentale vincolati o vincolabili. La finalità è di investire in cultura per la crescita economica sociale del Paese e contribuire alla competitività del territorio con un riconoscimento di agevolazioni fiscali a favore dei soggetti che effettuano erogazioni liberali ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali)”.
“La proposta -conclude- mira alla possibilità di un credito d’imposta sull’IRAP per le imprese in generale e fondazioni bancarie che contribuiscono con una donazione alla valorizzazione del patrimonio culturale in Veneto. Sono necessari infatti strumenti sia per migliorare la conoscenza delle opportunità che per il sostegno degli interventi di conservazione e restauro, non occasionali ma con un approccio sistematico che possano favorire partnership pubblico private finalizzate a salvaguardare l’inestimabile patrimonio storico-artistico architettonico del nostro territorio anche funzionale allo sviluppo degli itinerari turistici veneti”.