
Il 21 aprile, in occasione dell’udienza per decidere se riunire i due tronconi del processo per il crac della Banca Popolare di Vicenza, Banca d’Italia e Consob, additate anche dalla Commissione di inchiesta parlamentare sulle banche come non immuni da responsabilità e omissioni nella vigilanza degli istituiti italiani poi crollati, e la stessa BPVi in Liquidazione coatta amministrativa, ma questo è un atto dovuto, si sono costituite come parti civili. Cioè, se e quando verranno riconosciute le responsabili di Gianni Zonin & c., a beneficiare dei danni a loro addebitabili sarebbero anche i due organi che non hanno ben vigilato (e di Bankitalia il maggior azionista, pronto a incassare ancora, è… Intesa Sanpaolo) e la Lca che come primo creditore ha lo Stato. Come a dire che chi ci ha perso veramente dovrà mettersi in coda per gli spiccioli…