Banca d’Italia con l'ancora ora governatore Ignazio Visco e con l'allora capo della Vigilanza Carmelo Barbagallo ha sempre negato che l’indicazione a Veneto Banca di “confluire” in BPVi andasse al di là della necessità di aggregarsi a un generico “Istituto di adeguato standing”.
In tarda primavera arrivò anonimamente in nostro possesso una registrazione audio, riferita al 19 febbraio 2014, che abbiamo, prima, vagliato tecnicamente, e poi proposto di condividere, invano, a testate nazionali, quelle almeno apparentemente più agguerrite, e poi anche a media regionali e locali.
Il 27 luglio con successivi completamenti pubblicammo alcuni stralci della nostra trascrizione dell'audio ("Barbagallo bifronte, last news: il 19 febbraio ’14 incontrò Zonin e Trinca in Bankitalia per “Veneto Banca in BPVi subito!”, in audizione negò") mettendo in discussione, se non smentendo, l'affermazione di estraneità di Bankitalia rispetto all'ipotesi di fusione/incorporazione di Treviso con Vicenza, ipotesi che non è al centro della nostra discussione, che riguarda solo la credibilità o meno di dichiarazioni fatte dai vertici di Palazzo Koch.
La stessa Commissione d’inchiesta parlamentare sulle Banche (2017 – 2018) fu vicina a verificare, ma non lo fece, le contraddizioni di Visco e Barbagallo in occasione dell’audizione di Consoli che indicò il vice presidente Franco Antiga (“non indagato” sottolineò) come testimone del presunto diktat rivolto da Barbagallo a lui e al presidente Flavio Trinca già a fine 2013 a Montebelluna.
Dopo gli incontri senza esito del 27 dicembre 2013 nella tenuta di Zonin ad Aquileia tra lui, Sorato, Trinca e Consoli e dopo la colazione da noi rivelata di gennaio 2014 “da Biasio” sui Colli Berici tra i due dg (per l’esattezza il 19 gennaio) il 19 febbraio 2014 Carmelo Barbagallo ricevette, quindi, su suo invito per circa un’ora a Roma in Banca d’Italia i presidenti delle due banche, Gianni Zonin e Flavio Trinca.
La circostanza ci fu confermata da Bankitalia stessa nella corrispondenza scambiata via mail dopo essere entrati in possesso dell'audio, su cui chiedevamo, invano, un confronto, e telefonicamente dall'ex presidente di Veneto Banca, che ci invitava a scrivere quanto a noi noto esprimendo anche valutazioni "secche" sull'ex capo della vigilanza, mentre Zonin, contattato per il tramite del suo legale Enrico Ambrosetti, mai ci ha risposto.
La circostanza dell'attivismo di via Nazionale sulla fusione/incorporazione delle due ex Popolari venete, oltre che dalla “prova audio”, è confermata anche dalla lettera datata 10 aprile 2014 a firma Flavio Trinca e indirizzata al Dipartimento Vigilanza Bancaria e Finanziaria avente per oggetto “Veneto Banca S.c.p.A. – ricambio degli organi societari” (di Veneto Banca, ndr) in risposta alla lettera del 25 marzo in cui quel ricambio veniva “richiesto” (la lettera, col nome Lettera Veneto Banca a Vigilanza Banca d’Italia del 10.04.2014 è pubblicata nella sezione dei Documenti & Files della sezione Premium di Bankileaks, ndr).
Nell’incontro romano del 19 febbraio 2014 proprio sulla questione dell’abbraccio tra Vicenza e Montebelluna Carmelo Barbagallo riceve il presidente di BPVi e non il suo dg Samuele Sorato, a cui Zonin oggi attribuisce nel processo ogni responsabilità per i reati anche a lui ascritti, e quello di Veneto Banca, Flavio Trinca, e non Vincenzo Consoli, l’unico per il quale il pm De Bortoli ha chiesto il rinvio a giudizio per il crac Veneto Banca.
Riteniamo opportuno oltre che necessario mettere a disposizione dei lettori, senza ulteriori dettagli e commenti che ci riserviamo per nuovi articoli, la registrazione in nostro possesso (manca solo una lunga parte iniziale in cui i due presidenti, prima che arrivasse Barbagallo, parlavano soprattutto dei tesori d'arte acquisiti per le loro sedi).
Sperando che i media, peraltro molto mal giudicati da Barbagallo e Zonin nell'incontro del 19 febbraio 2014, non rimangano più disattenti dopo gli stralci fondamentali già da noi pubblicati quasi quattro mesi fa e si smuovano almeno ora anche sull'onda del caso della Banca Popolare di Bari visto che l'audio contribuisce a ricostruire un passaggio fondamentale per capire il doppio e ben diverso crac delle due venete.
La trascrizione del colloquio, da noi effettuata senza alcun crisma di ufficialità che non sia nel confronto con l'audio proposto in copertina, è disponibile come contenuto Premium per chi ha aderito o volesse aderire con pochi euro all’iscrizione annuale al nostro VicenzaPiù Freedom Club con un gradito contributo, utile a far proseguire questo nostro oneroso (e rischioso) servizio publico.
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