Si è tenuta – scrive l’Avv. Barbara Puschiasis, Presidente Consumatori Attivi – la riunione presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze della cabina di regia delle associazioni dei risparmiatori di cui fa parte per il Fvg l’associazione Consumatori Attivi. Il clima inizialmente teso che si respirava stante le voci trapelate negli ultimi giorni di un contrasto con la Commissione Europea sul testo della legge di bilancio istitutiva del fondo, ha rilasciato spazio alla discussione costruttiva quando i sottosegretari Bitonci e Villarosa hanno consegnato ai presenti la bozza del decreto attuativo del Fondo.
Chiaramente questo decreto sconta alcuni limiti della norma primaria già sottolineati quali la mancata rivalutazione del valore delle azioni da riconoscersi come indennizzo ai vecchi azionisti, la mancata previsione di una misura ad hoc per chiudere le posizioni finanziate attraverso la compensazione con Intesa, SGA e Liquidazione, la previsione di un limite di 100000 euro all’indennizzo.
Il decreto in estrema sintesi prevede che possano accedere al rimborso persone fisiche, imprese individuali, associazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e microimprese che alla data della liquidazione avevano le azioni o obbligazioni subordinate delle banche venete ma anche ad esempio felle 4 banche dell’Italia centrale, acquisite a titolo oneroso o gratuito senza limiti temporali.
Quindi tutti coloro che erano soci di banca popolare Udinese potranno presentare la domanda al fondo e accedere al rimborso. Questo è un punto sul quale ci siamo da sempre battuti e che è stato riconosciuto con grande nostra soddisfazione. Potranno accedere anche coloro che hanno ereditato le azioni o obbligazioni subordinate dopo la messa in liquidazione delle banche e anche coloro che hanno acquistato le azioni e le obbligazioni subordinate da banche diverse dalle banche venete.
Il valore rimborsato sarà pari al 30% del costo di acquisto degli strumenti finanziari entro il lomite di 100000 € e viene prevista la corsia preferenziale per chi ha un isee inferiore a 35000 euro. La domanda di accesso al fondo richiederà di fornire diverse informazioni così come pure documenti da parte del risparmiatore. Nel caso in cui il risparmiatore non sia in grado di produrre documentazione bancaria essenziale per la domanda essa verrà richiesta al fondo interbancario e alle banche anche in liquidazione.
Comprendendo comunque la complessità delle informazioni da dover fornire per accedere al fondo, Consumatori Attivi partirà da subito con il convegno nel quale verranno fornite tali informazioni e che si terrà sabato 23 febbraio 2019 alle ore 10.00 a Udine, in Sala Valduga presso la Camera di Commercio. Dall’immediato inizieremo a raccogliere la documentazione dei risparmiatori.
CONSUMATORI ATTIVI e le altre associazioni hanno chiesto al governo di rispettare l’impegno di aggiungere un altro miliardo al fondo per alzare la percentuale di indennizzo e hanno chiesto chiariemntinsul problema Europa e aiuti di stato. Il Governo ha rassicurato sulla volontà di voler comunque giungere al risultato di indennizzare i risparmiatori traditi.
Giova sottolineare come il Governo abbia assicurato che raccolte entro lunedì le osservazioni da parte delle associazioni dei risparmiatori sulla bozza del decreto, voglia procedere a giorni con la pubblicazione dello stesso. Il termine di 180 giorni per la presentazione della domanda di accesso al Fondo decorrerà invece dal decreto che tra circa un mese verrà adottato e che andrà a definire la composizione dei 9 saggi che faranno parte della Commissione che valuterà le domande. I primi indennizzi dunque sono previsti per l’autunno. Speriamo!