Sul Lago di Garda veronese si affaccia un colorato borgo: è Bardolino, con i suoi colori armoniosi, l’acqua cristallina e i tramonti suggestivi. Il paese si trova tra il lago e le colline. Si trova vicino alla catena montuosa del Monte Baldo, dove si trova il noto Santuario della Madonna della Corona.
Bardolino, un tempo antico villaggio di pescatori, è oggi una delle principali mete turistiche del lago di Garda. E’ una località molto frequentata soprattutto d’estate, ma anche nelle altre stagioni c’è chi va in questo borgo per godere di una magica atmosfera. Nel periodo natalizio il Lungolago si riempie di mercatini e di attrazioni turistiche anche per bambini.
Il centro storico
Camminando tra le vie del paese si può scorgere ciò che resta delle mura medievali, documentate almeno dal XII secolo.
Secondo alcune fonti, le prime strutture difensive risalirebbero persino al IX secolo; quando re Berengario permise la costruzione di fortilizi a difesa dei paesi del lago di Garda. All’epoca, Bardolino presentava una cinta muraria quadrata aperta verso il Lago, con due porte e quattro torri, una per lato. Da nord a sud del paese sono visibili le due porte: Porta San Giovanni, in direzione di Garda e Porta Verona in direzione, chiaramente, di Verona. Nel centro storico ci sono tante vie strette, perpendicolari al litorale.
Il Lungolago
Sul lungolago, il viale pedonale che costeggia il lago, nella zona del porto si può osservare una sorta di altare in pietra, chiamato “Preonda”. Si tratta di una rozza tavola di pietra dalle origini sconosciute, ma che sembra aver fatto la sua comparsa già nel 1200. Il nome significherebbe “pietra dell’onda” poiché la sua prima ubicazione fu presso la spiaggia, quasi a contatto con le onde del lago. La tradizione suggerisce che se un ospite compie un giro intorno alla preonda, avrà fortuna e sicuramente tornerà presto a Bardolino. Passeggiando per il lungo lago, in direzione Garda, si arriva alla suggestiva Punta Cornicello, abbellita ancora di più nel periodo natalizio da una ruota panoramica.
La storia
Bardolino era popolato addirittura dall’età del Bronzo. Durante gli scavi archeologici del 1986 nella zona del porto di Cisano, infatti, emersero tracce di pali dal fondale lacustre. Oggi non rimane nulla di visibile sul posto ma testimonianze, come utensili e vasellame, sono conservate nei musei. I rinvenimenti hanno consentito agli studiosi di delineare lo stile di vita degli uomini che abitarono il territorio in quest’epoca arcaica: dall’attività di caccia ai vegetali che venivano consumati; molto interessante il ritrovamento di tracce di semi (vinaccioli) appartenenti alla Vitis Silvestris, indice di una presenza davvero remota della delle vite in questa zona.
Non sono mancati reperimenti di epoca romana: monete, cippi, lapidi, sculture e alcuni reperti cimiteriali. Sebbene non si abbiano notizie sull’esistenza di villaggi veri e propri, è plausibile che gli antichi Romani costruissero ville residenziali con nuclei funerari annessi, i cui resti sono stati individuati presso alcune chiese. Ne sono un esempio le rovine di una necropoli romana, trovate nelle vicinanze della chiesetta di San Pietro.
Attribuibile sempre all’età romana, è l’impiego del vino in questa località. Lo testimoniano i ritrovamenti di insediamenti agricoli e i reperti rinvenuti in varie zone di Bardolino, alcuni riguardanti l’uso del vino nei riti religiosi, altri inerenti la sua conservazione ed il trasporto (anfore).
Bisognerà, però, attendere il periodo alto medioevale per le prime fonti scritte della presenza della vite a Bardolino, così come per le raffigurazioni di grappoli di uva e tralci di vite, presenti in alcune chiese della zona.