Basilica palladiana, nel grande salone allestimento compattato in un cubo di metallo nero

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Da sinstra: Siotto, Rucco, Fallani

La cultura a Vicenza non si ferma e si riorganizza per una prossima apertura con proposte innovative.

Il salone della Basilica palladiana si presenta ora completamente visibile, poiché l’allestimento che aveva ospitato la mostra “Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi” è stato ricomposto in un cubo di metallo nero di 8 metri per 8 metri, alto 3,5 metri.

Nelle pareti del cubo verrà raccontata la storia della Basilica palladiana offrendo così al visitatore spunti per approfondire la conoscenza del monumento durante le visita.

Le porte della Basilica sono purtroppo chiuse ai visitatori, ma noi continuiamo a lavorare per non trovarci impreparati quando sarà possibile riaprire i nostri monumenti – ha dichiarato il sindaco Francesco Rucco -. Purtroppo la pandemia ci ha portato a cambiare i programmi: il ciclo delle tre grandi mostre, aperto con “Ritratto di donna” ha subìto inevitabilmente uno stop. Nel frattempo il presidente Zaia aveva indicato Vicenza come prima sede della mostra itinerante dedicata ai disegni e agli elaborati realizzati dai giovani durante il lockdown, ma anche questa proposta è dovuta slittare. In accordo con la soprintendenza abbiamo dunque disallestito la struttura espositiva in modo che il grande salone possa essere visto nella sua interezza. Si tratta di una soluzione architettonica inedita, estremamente elegante, compatibile con la maestosità e bellezza del salone e soprattutto virtuosa dal punto di vista tecnico ed economico. Ringrazio sentitamente Cereal Docks Grouop che con lungimiranza ha finanziato questo allestimento attraverso l’art bonus per i beni culturali. Ora sarà riutilizzato per la seconda grande mostra dedicata al Rinascimento a Vicenza, che, secondo il nuovo programma dovrebbe aprire a fine 2021”.

Modernità e innovazione sono le parole chiave dell’allestimento studiato su misura per la Basilica palladiana, di cui andiamo orgogliosi perché con la prima mostra del ciclo ha offerto un risultato di qualità dal punto di vista estetico, conferendo finezza e signorilità all’esposizione e all’intero monumento – ha sottolineato l’assessore alla cultura Simona Siotto . Dal punto di vista pratico inoltre ci ha consentito di garantire gli standard necessari per ospitare opere d’arte di alto livello. Con grande rammarico abbiamo dovuto abbandonare per ora il nostro ambizioso progetto ma contiamo di riprenderlo appena possibile”.

Anche questo riallestimento è realizzato da Gruppo Fallani srl, azienda che rappresenta un’eccellenza di livello internazionale nel settore della museologia e della tecnica museografica.

Come previsto dal progetto studiato dall’architetto Antonio Ravalli di Ferrara, le quattordici pareti autoportanti, alte 3,50 metri, larghe 60 centimetri, che durante le esposizioni contengono i sistemi di condizionamento con impianto di illuminazione integrato, che consentono di rispettare livelli di regolazione microclimatica, illuminotecnica e di sicurezza necessari per la conservazione adeguata delle opere esposte, nel momento in cui non sono necessarie vanno a formare una struttura che rimane all’interno del salone consentendo di leggere l’architettura della Basilica palladiana nella sua interezza.

Le pareti che compongono l’allestimento sono composte da blocchi modulari in metallo nero, con meccanismi che ne consentano il facile spostamento e collegamento per creare il layout prescelto.