
Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha annunciato che Bassano del Grappa ha vinto il bando regionale Città Veneta della Cultura 2025, ottenendo titolo su 16 candidati. Il riconoscimento, istituito dalla legge regionale 30 giugno 2021, n. 20 “Città veneta della Cultura”, viene conferito annualmente con decreto del Presidente della Regione a un comune, o più comuni in forma associata, o a unioni di comuni del territorio, dopo un’attenta valutazione su istanza degli enti candidati. Alla presentare la vittoria di Bassano sono intervenuti, oltre a Zaia, anche la presidente della Commissione Cultura in Consiglio Regionale Francesca Scatto e il sindaco di Bassano Nicola Finco.

“Complimenti a Bassano- ha dichiarato Zaia -, città gioiello, opera d’arte a cielo aperto. Sarà l’occasione per realizzare le numerose iniziative a tema culturale che spaziano dall’arte alla musica, dalla letteratura e promozione del libro, al cinema, grazie al cofinanziamento regionale di 100 mila euro. Saranno realizzate sotto la regia del Comune di Bassano, coinvolgendo oltre 30 realtà culturali cittadine tra cui musei e associazioni pubbliche e private”.
Dopo Cittadella, Caorle, Pieve di Soligo e San Giovanni in Lupatoto, il 2025 ha premiato dunque Bassano, in un progetto che ha come obiettivo valorizzare e migliorare l’offerta culturale e la sua accessibilità, rafforzando la coesione e l’inclusione sociale.
L’assessore regionale alla vultura Cristiano Corazzari ha definito il titolo di “Città veneta della Cultura” come occasione di valorizzazione per quelle realtà presenti nel territorio che investono nell’arte e nella cultura: “Si tratta di un titolo in linea con le esperienze delle capitali della cultura europea e nazionale, ed è uno strumento valido per far conoscere i luoghi del Veneto, migliorandone la consapevolezza culturale e turistica. Un plauso al Comune di Bassano del Grappa e grazie alle amministrazioni che hanno partecipato, oltre ai componenti della commissione per il lavoro svolto”.
La soddisfazione del sindaco Finco

Particolarmente emozionato il sindaco della città del Grappa Nicola Finco: “Un riconoscimento che premia l’impegno della nostra città nella valorizzazione del proprio patrimonio culturale e artistico, nella consapevolezza che la cultura non è solo memoria, ma anche motore di crescita e innovazione. Questa nomina – ha aggiunto il primo cittadino – rappresenta un traguardo storico per la nostra comunità e una straordinaria opportunità per continuare a investire in arte, musica, letteratura, spettacolo e cinema, con un programma ricco di eventi e iniziative. Il contributo regionale di 100 mila euro permetterà di dare concretezza ai progetti presentati nel dossier di candidatura, grazie anche al coinvolgimento di oltre 30 realtà culturali cittadine.”
Città che da sempre respira cultura, ha ricordato ancora il Sindaco, ha ottenuto il titolo grazie ad un grande lavoro collettivo: “Desidero ringraziare di cuore tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della candidatura con passione e competenza, così come tutte le realtà culturali che quotidianamente arricchiscono il nostro territorio. Siamo pronti a trasformare questa opportunità – ha concluso Finco – in un’esperienza unica per tutti, facendo di Bassano del Grappa un punto di riferimento per la cultura veneta e nazionale.”
Pd di Bassano del Grappa: che sia un punto di ripartenza, non di arrivo
Maria Di Pino, segretaria cittadina del Pd, ha accolto con apprezzamento la notizia del titolo di Città veneta della cultura 2025: “Come Partito Democratico – è il suo commento – auspichiamo che ciò costituisca non un punto di arrivo ma di ripartenza, per ridare prestigio alla nostra città che, soprattutto nel suo cuore più antico, da anni vive in sofferenza. Questo prestigioso riconoscimento dovrà essere di impulso per ripensare la città. Se infatti la Pedemontana accelera i tempi di percorrenza, non è certo solo questo a rendere davvero attrattiva una città. Valorizzare e potenziare la proposta culturale, curare il decoro urbano, tutelare il paesaggio e curare i monumenti: questo potrà attrarre un turismo consapevole ed attento”. La segretaria dem ha concluso: “Monitoreremo il lavoro dell’amministrazione Finco, sempre pronti al dialogo costruttivo per il bene della nostra città”.
La consigliera comunale del Pd Paola Tessarolo è così intervenuta: “Il Sindaco parla della città della cultura come volano per la crescita, e non si può che essere d’accordo, ma il lavoro da fare resta tanto. Per essere una città accogliente bisogna affrontare il problema dello stato di difficoltà in cui versano da anni le realtà e i soggetti che animano il cuore di Bassano, vale a dire i commercianti, gli albergatori e molti abitanti del centro storico, come testimonia la desolante sequenza di negozi vuoti e abbandonati, anche per i troppi centri commerciali che opprimono la cintura della città. Ci auguriamo che questa nomina sia un punto di svolta utile a rilanciare l’immagine e l’animazione culturale di Bassano, centro vivo, ricco di storia e arte, centro a misura d’uomo.” Tessarolo ha poi ribadito l’importanza di cogliere in pieno l’opportunità investendo energie e mezzi: “nella speranza che non sia invece l’ennesima occasione perduta, come si è saputo in questi giorni per il progetto DesTEENazione – Desideri in azione, da cui Bassano è rimasta esclusa a causa di un progetto ritenuto insufficiente”.
Anche la consigliera Regionale Chiara Luisetto ha puntato l’attenzione sul concetto di opportunità per Bassano: “Un spinta importante per la città e per tutta l’area bassanese, da sfruttare mettendo in rete le tante realtà culturali, artistiche, commerciali e turistiche presenti sul territorio. È un titolo, quello di città veneta della cultura 2025, che attribuisce all’amministrazione comunale una grande responsabilità nel costruire progetti di sviluppo duraturi e di prospettiva, nella speranza che si usino lungimiranza e concretezza”.
Zecchinato (Lega – LV): “Una città che è gioiello culturale”
Il consigliere regionale vicentino di Lega – Liga Veneta, Marco Zecchinato ha espresso grande soddisfazione, condivisa con il sindaco Finco, ex collega consigliere regionale, per il riconoscimento di Città veneta della Cultura a Bassano: “Il progetto presentato – ha ricordato il consigliere – ha coinvolto ben 34 realtà locali che hanno lavorato in sinergia proponendo offerte culturali di alto livello e si abbina all’offerta turistica sempre più interessante vista la vicinanza di territori montani come il Monte Grappa, condiviso con le province di Treviso e Belluno e l’Altopiano di Asiago nel vicentino. Bassano vanta inoltre un bellissimo centro storico e ospita eventi di rilevanza culturale internazionale”.
L’edizione 2025 dell’iniziativa
I 16 candidati dell’edizione 2025 sono stati: Comune di Bassano del Grappa; Thiene; Comune di Spinea (capofila) in associazione con i Comuni di Martellago, Mirano, Noale e Santa Maria di Sala; Comune di Montagnana; Comune di Monselice; Comune di Montorso Vicentino; Comune di Susegana; Comune di Castelfranco Veneto; Federazione dei Comuni del Camposanpierese; Comune di Santorso; Comune di Piove di Sacco; Comune di Rovigo; Comune di Castelnuovo del Garda; Comune di Este; Comune di Oderzo; Comune di San Pietro in Cariano (capofila) in associazione con i Comuni di Negrar di Valpolicella e Sant’Ambrogio di Valpolicella).
Per la valutazione delle candidature, è costituita un’apposita Commissione, nominata con decreto del Presidente della Regione, e rinnovata a ogni legislatura, presieduta dall’Assessore regionale competente o suo delegato, e composta da esperti di comprovata competenza nei settori della cultura e della valorizzazione territoriale e turistica. Della Commissione fanno parte anche il Presidente della Commissione consiliare competente in materia di cultura e due consiglieri regionali indicati dalla stessa Commissione, di cui uno in espressione della minoranza consiliare.

Questa la motivazione che ha portato al riconoscimento di Bassano: “Il progetto presentato dal Comune di Bassano del Grappa fa sintesi di un percorso pluriennale dedicato al patrimonio culturale materiale e immateriale, alla necessità di conservarlo, valorizzarlo, promuoverlo, impegnando tutte le componenti della società cittadina, con un approccio improntato alla partecipazione, alla sostenibilità, all’intersettorialità, alla creazione di valore durevole per la comunità, dando vita a una rete di collaborazioni fondata sulla condivisione di eredità, principi ed esperienze riconosciute come parti integranti dell’identità collettiva”.