Bassano del Grappa, riparte il 18 gennaio il ciclo di incontri “Venerdì: storia. Incontri sul filo della memoria”

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Riparte “Venerdì: storia. Incontri sul filo della memoria“, ciclo di incontri dedicati agli eventi che hanno segnato la nostra storia, promosso dalla Biblioteca Civica di Bassano del Grappa in collaborazione con le associazioni A.N.P.I., A.V.L. e 26 Settembre. Ideato nel 2012, il ciclo ha proposto negli anni oltre sessanta appuntamenti che hanno visto sempre una foltissima partecipazione di pubblico, tra cui molti studenti delle scuole superiori bassanesi. Complessivamente hanno assistito agli incontri oltre cinquemila persone.

Il successo della formula adottata, che si propone di fare divulgazione storica di alto livello e al contempo di mantenere viva la memoria anche attraverso il coinvolgimento di testimoni diretti, oltre che di storici di fama nazionale, testimonia l’interesse verso questi argomenti e la viva necessità tra i bassanesi di conoscere sempre più le proprie radici.

Il nuovo calendario, che si sviluppa tra gennaio e marzo, prevede nove appuntamenti tutti di venerdì (tranne il primo) alle 17.30 in Biblioteca.

Il primo incontro è fissato per giovedì 18 gennaio, ed affronta, nell’ultimo anno di celebrazioni per l’anniversario della Prima Guerra Mondiale, il tema della Grande Guerra. Sarà Francesco Tessarolo a tracciare un profilo del contesto europeo tratteggiando le dinamiche complessive del conflitto e delle parti in causa, senza dimenticare i risvolti locali. “La Grande Guerra in Europa. Caratteri e dinamiche complessive” il titolo della conferenza.

Venerdì 26 gennaio lo storico Matteo Giancotti terrà un incontro dal titolo “Paesaggi del trauma. Lettertura della Grande Guerra e della Resistenza“, a partire dal suo libro pubblicato nel 2017 per Bompiani.
La Grande guerra e la Resistenza hanno prodotto un terremoto nella letteratura: esprimere il nucleo indicibile di una violenza di tale portata attraverso i vecchi canoni non era possibile. Per la prima volta nella storia dell’umanità milioni di individui sono stati messi di fronte ad armamenti di enorme potenza distruttiva e un nuovo, feroce modo di combattere si è imposto, mutando il rapporto tra uomo e natura per sempre. La rappresentazione del paesaggio ne ha risentito fortemente. Nella Grande guerra, come dimostrano i testi di Emilio Lussu o Renato Serra, la condizione del soldato al fronte sembra riflettere una frattura incomponibile tra uomo e ambiente. Nella Seconda guerra mondiale invece, col ritorno del soldato-partigiano nell’alveo della natura, si riaffacciano immagini di un paesaggio a misura umana, come nelle pagine di Beppe Fenoglio, Luigi Meneghello, Giovanna Zangrandi, Angelo Del Boca: protettivo e adatto a una nuova alleanza con gli uomini. Matteo Giancotti presenterà un nutrito corpus di diari e memorie in dialogo con i testi che parlano delle recenti guerre nell’ex Jugoslavia, narrate da Mathias Énard in ”Zona”, opera in cui le immagini di violenza del XX secolo vengono proiettate nello scenario della storia europea.

Venerdì 2 febbraio è in programma un incontro promosso dal Comitato per la Storia di Bassano e da Arti per Via dal titolo “Bassano in ?Merica’. La patria ricostruita e le drammatiche vicende dagli emigrati veneti nel mitico Brasil“. Franco Rebellato e Catia Dal Molin racconteranno l’emigrazione veneta e bassanese nel paese sudamericano e le vicende, spesso dolorose, cui furono sottoposti gli emigrati italiani.

Venerdì 9 febbraio lo storico Alessandro Cattunar, membro dell’Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione del Friuli Venezia Giulia, terrà una conferenza dal titolo “Storia di una linea bianca. Il confine italo-jugoslavo tra racconti, immagini e rappresentazioni” in occasione della Giornata del Ricordo.

Venerdì 16 febbraio lo storico Daniele Ceschin parlerà de “L’Italia del Piave. L’ultimo anno della Grande Guerra“. L’ultimo anno della Grande Guerra è l’anno della sconfitta e della vittoria. Tra l’Italia di Caporetto e quella di Vittorio Veneto prende forma l’Italia del Piave. Caporetto non segna solo una ferita militare, ma passa alla storia come l’immagine emblematica della disfatta. Dai fantasmi della sconfitta riemergono però le “Italie” che resistono, quella militare e quella del fronte interno. L’Italia del Piave resiste all’offensiva austro-ungarica del giugno 1918 e si avvia alla vittoria finale. Vittorio Veneto permette la costruzione del mito della Grande Guerra e al tempo stesso diventa la premessa di una vittoria subito percepita come mutilata.

Nel 2018 ricorre il cinquantesimo anniversario del “Sessantotto”, una delle stagioni più tumultuose e affascinanti del nostro passato recente. Per ricordarlo è in programma un incontro, venerdì 23 febbraio, dal titolo “Il Sessantotto e la cultura giovanile. Un percorso tra cinema e musica” tenuto da Francesco Tessarolo.

Venerdì 2 marzo verrà affrontato il tragico tema della Shoah con l’intervento di un grande studioso come lo storico Simon Levis Sullam, docente presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. A lui il compito parlare de “Gli italiani di fronte alle leggi razziali e alla Shoah” e quindi della responsabilità del fascismo nella Shoah.

Venerdì 9 marzo sarà la volta di un incontro dedicato alla Rivoluzione Russa, di cui nel 2017 ricorrevano i 100 anni. Lo storico Guido Carpi, docente presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, parlerà di “Russia 1917. Un anno rivoluzionario. Il ruolo delle donne“, affrontando l’argomento da un punto di osservazione particolare, quello femminile. L’incontro è promosso dal Circolo Romano Carotti di Bassano.

Venerdì 16 marzo, a conclusione della rassegna, Elvio Bissoli terrà una conferenza dal titolo “Lo sguardo del cinema sulla Resistenza. Da Roma città aperta a L’uomo che verrà. Come il cinema ha raccontato la Resistenza“.

L’ingresso agli incontri è libero. Agli studenti che parteciperanno verrà rilasciato un attestato di partecipazione valido ai fini dell’attribuzione del credito formativo.