In merito all’intervista del sindaco Giacomo Possamai pubblicata su Il Giornale di Vicenza, Francesco Rucco, consigliere di Fratelli d’Italia ed ex sindaco di Vicenza, così si firma, invia anche a noi un comunicato stampa di replica invece di farlo solo col quotidiano che quell’intervista ha pubblicato.
Ne diamo, comunque, conto (in fondo “replica” di Rucco** all’intervista del GdV a Possamai* così che i lettori valutino entrambe avendo modo di leggerle anche) ma solo per fare alcune osservazioni sui “nostri” politici (che bell’aggettivo, una volta!).
La prima: perché il consigliere di Fdi si firma come ex sindaco di Vicenza come se i cittadini non lo ricordassero? Io, ad esempio, ora direttore delle testate VicenzaPiù Viva e ViPiu.it mica mi firmo come ex presidente di una delle prime 10 aziende di personal computer in Italia negli anni ’90 né come ex presidente del club di volley femminile cittadino di vertice in Italia e in Europa!
Detto questo ci corre l’obbligo di informare i nostri lettori, molti anche cittadini di Vicenza, di cui Rucco … è stato sindaco, e del Veneto, di cui ambisce a diventare Consigliere regionale, che siamo reduci dall’aver subito tramite whatsapp un certo numero di appunti (offese? Ma non ti curare di loro… Dante dixit) da parte di Francesco Rucco dopo aver pubblicato questo articolo sul suo precedente comunicato: “Albergo cittadino. Rucco (FdI VI): “Famiglie nell’incertezza, gestione inadeguata di Possamai – Tosetto ”. Giusto ma cosa fece da ex sindaco?“.
Di cosa si è adombrato “l’ex per antonomasia” (ex AN, poi ex PdL con Berlato, poi ex quasi leghista da sindaco civico, quindi ex civico e ora Fratello d’Italia con l’ex amica di Berlato Donazzan…)?
Del fatto che, pur dandogli sostanzialmente ragione nel titolo (“… Giusto…”) e nel testo, in cui definivamo “ragionevole” la sua critica, osavamo sintetizzare nel titolo una domanda (“cosa fece da ex sindaco?”) esplicitata così nel testo: “se è vero, come lo è, che quello dell’albergo cittadino da abbattere per la Tav è un problema noto da tempo, anche a lui, cosa ha fatto in passato da ex sindaco e col suo ex assessore e vice sindaco Tosetto per impostarne la soluzione?”.
Apriti cielo! Ci aspettavamo una risposta argomentata ma la sintetizziamo, per non annoiare i lettori, in un “prima di scrivere informati!” e in un’accusa, a me da lui?, di essere “cambia bandiera” dopo tante allusioni, non “firmate”, ad apprezzamenti sul mio conto di suoi conoscenti che su di lui con me ne fanno, però inascoltati, almeno altrettanti.
Mentre siamo pronti ad approfondire tutti gli argomenti del lungo scambio di messaggi (dalle 11.44 alle 12.43) con Rucco, in cui gli abbiamo posto anche delle altre, più importanti e delicate, domande, tra cui quella sulla GPS della famiglia Alliata concessionaria dei parcheggi cittadini, abbiamo visto che avevamo ricevuto il suo comunicato, da cui partono queste note, all’indirizzo di redazione, quello al quale per lungo tempo non ha scritto, sa lui solo perché visto che diamo voce a tutti, di qualunque… bandiera (anche cangiante) siano.
Nel comunicato, grazie all’ex sindaco Rucco dato come aspirante consigliere regionale, abbiamo letto, appunto, che replicava a un’intervista dell’attuale sindaco, ex consigliere regionale e, almeno per ora, non ex sindaco, che ancora non avevamo letto visto che nei giorni festivi tocca a pochi di noi, come il sottoscritto, direttore (oltre che editore) non ex di alcunché, intrattenere i lettori.
Il ringraziamento a Rucco nasce dall’aver capito, grazie al suo comunicato sull’intervista di Possamai, di aver fatto bene a declinare ieri, per altri impegni ma avendo incaricato una collaboratrice ad aderirvi, l’invito per domani giuntoci, sempre ieri, ovviamente, dal collaboratore – portavoce dell’ex consigliere regionale e ora, ancora, sindaco che così recitava: “Ciao Giovanni. Al termine della conferenza stampa di lunedì 30 dicembre alle ore 11 a Palazzo Trissino, nel corso della quale il Sindaco Giacomo Possamai traccerà un bilancio dell’attività amministrativa del 2024 e definirà le principali linee di intervento per il 2025, vorremmo invitare tutte e tutti voi per un brindisi di fine anno in Sala degli Stucchi con la Giunta e i giornalisti. Un caro saluto e una buona continuazione”.
A che pro andarci e perché preoccuparmi del fatto che la mia collaboratrice non poteva sostituirmi, mi sono detto una volta letta l’intervista odierna a Giacomino (così chiamano molti cittadini il sindaco che non vuole essere ex e già si ricandida sul quotidiano locale), quindi rilasciata almeno ieri, alla brava collaboratrice del GdV, che ci ha fatto conoscere tutti i punti all’ordine del giorno del brindisi di domani?
E sì, perché anche per il sindaco, attuale, Possamai, le domande fatte seduto alla scrivania o per tramite del proprio collaboratore – portavoce sono più comode di quelle fatte a viva voce o con messaggio diretto come quelle già rivoltegli, ancora senza risposta, su una serie di argomenti, da quello sul trimestrale La città di Vicenza, che si impegnò a chiudere come primo atto del suo mandato (non ne troviamo traccia nell’intervista al GdV di questo impegno non mantenuto e che noi stiamo provando a fargli mantenere), all’altra sulla reale proprietà di AMIA Verona, se ora è del Comune di Verona, come dichiarato, o se è ancora di AGSM AIM come parrebbe da alcune visure camerali.
Queste due domande, magari, gliele avremmo fatte domani ma forse preferiva, l’attuale sindaco, “provocare” la nostra assenza, se già non dichiarata, concedendo nel chiuso accogliente delle stanze comunali l’intervista sul fine anno al GdV.
Forse anche noi, però, senza il comunicato, di cui ringraziamo ancora Rucco, ci saremmo posti il problema di non mancare, in qualche modo, a un invito istituzionale perché oggi saremmo forse rientrati nel novero della stragrande maggioranza dei vicentini che il GdV non lo leggono più (noi dobbiamo farlo per il lavoro legato alle nostre “piccole” testate che pare, però, diano tanto fastidio a chi ama solo le coccole).
Anche per l’abitudine dei mainstream (nel piccolo è un complimento, collega direttore Marino) ad assecondare chi è al potere (vedi il Corriere della Sera a livello nazionale) e non solo, è nostra personalissima opinione, per la crescente crisi dei quotidiani su carta stampata: ieri ha stampato 18.274 copie destinate a una popolazione della provincia di oltre 800.000 residenti di cui centinaia di migliaia suoi potenziali lettori e questi sono i numeri intono ai quali oscilla, poco su e poco giù, non il venduto ma lo stampato che deve pubblicare, immaginiamo, per i contributi pubblici che riceve.
Di seguito l’articolo del GdV su Possamai e il suo bilancio di fine 2024 e il comunicato dì Rucco in replica
- «Punto a far rinascere piazza Matteotti e abbiamo iniziato a sbloccare la città Rimpianti? La sede della polizia locale»
Tempo di bilanci per il sindaco Giacomo Possamai, tra obiettivi spuntati, come l’ex Macello, e questioni in sospeso, come il parco della Pace o la sede della polizia locale. Sindaco, la più grande soddisfazione del 2024?Aver visto partire il cantiere dell’ex Macello – uno scoglio su cui tutte le amministrazioni si erano inchiodate – grazie al contributo di mecenati. Anche perché oltre a portare uno studentato, questo intervento apre a una rivoluzione in quella parte di città. Vale a dire? Togliere i parcheggi da piazza Matteotti e far nascere una nuova piazza nei prossimi anni. Qualche dettaglio? Penso faremo un concorso di idee, ma ritengo non vadano cercate soluzioni troppo complicate. La questione è trasformare quell’area confusa di funzioni in una zona ben pensata e organizzata con una riflessione su quali spiazzi mettere a verde e quali no e sul destino dell’area verso corso Palladio. E nel 2025, dopo l’Ala Roi, vogliamo far partire anche gli altri cantieri del Chiericati. Il rimpianto del 2024? Non essere ancora riusciti a mettere a terra lo spostamento del comando della polizia locale nella zona del Quadrilatero. Ci sono ancora varie ipotesi in campo e soprattutto bisogna capire se economicamente è sostenibile. Ma resta una delle cose più importanti per la città.Un progetto per il 2025? Arrivare a una modalità di apertura del parco della Pace.In effetti poche aperture spot in un anno e mezzo non è granché. In realtà, e non voglio far polemica, nei cinque anni precedenti di fatto il parco non era mai stato aperto pur in condizioni similari a quelle dell’ultimo anno e mezzo. Chiaro che un parco di quelle dimensioni e anche così lontano dal centro per essere aperto in maniera continuativa deve avere un modello di gestione sostenibile, cosa per cui abbiamo incaricato dei professionisti. L’area dell’ex pista sembra avere problemi di allagamenti e non essere adatta ai grandi eventi. La città resterà ancora una volta senza uno spazio adeguato?Questo è tutto da valutare. Dipenderà dalle stagioni, dalle valutazioni che si faranno con gli organizzatori. Lì, la prima questione da risolvere è quella logistica dell’accesso di 20 mila persone. Parcheggi e viabilità?Certo. Come in tutte le aree per grandi eventi serve un approfondito piano su accessi, afflusso, deflusso, ma siamo assolutamente aperti al confronto con realtà che vogliano portare grandi eventi. Anche l’ex Centrale del latte è stata inaugurata, ma non si sa cosa diventerà. Non sono d’accordo. L’ex Centrale del latte è uno spazio aperto e funzionante. Ed è stato un altro dei cantieri inchiodati che abbiamo sbloccato. Abbiamo partecipato a un bando ministeriale che potrebbe trasformare la struttura in un centro culturale ma con taglio giovanile e di prevenzione del disagio. Aspettiamo l’esito. Nel 2025 vedremo i cantieri Tav. La città è pronta?Il tema è che dopo 25 anni di discussioni siamo arrivati al dunque e arriveremo in consiglio comunale con una serie di modifiche importanti che hanno migliorato il progetto, mentre in campagna elettorale Rucco diceva che non si poteva modificare. Sul piano ambientale poi abbiamo creato l’osservatorio Pfas e chiesto il protocollo Envision. Avremo lo stesso atteggiamento nei prossimi anni, quando sarà importante seguire passo passo i cantieri e anche difendere la città e i cittadini se ci dovessero essere situazioni complicate e cantieri troppo invasivi e impattanti. Oggi c’è sicuramente anche il tema della casa per gli affittuari che ancora non hanno trovato un’alternativa dopo gli espropri, anche se non sono molti. In realtà il protocollo era atteso per fine anno, ma ancora non è approdato in Consiglio. Penso arriverà tra gennaio e febbraio. Ma è andato tutto lungo nei tempi, anche gli espropri e i primi cantieri.Dobbiamo pensare a dei ritardi anche nei lavori?Secondo me nei cantiere riusciranno a essere più veloci.E per lo sviluppo a est? Abbiamo portato in commissione le tre opzioni – superficie, interramento totale e interramento parziale – e stiamo aspettando lo studio sulla “bretellina” di Cicero e la l’opzione “zero”, quindi intervenendo solo sulla tecnologia. Quando avremo questo confronto torneremo in commissione e tra i cittadiniRicordiamo aumenti di Tari, mense, e tassa di soggiorno. Non teme di essere ricordato come il sindaco che aumenta le tasse? No, nel modo più assoluto. Siamo tra i pochissimi Comuni che non hanno toccato Imu e Irpef negli ultimi due anni. Se vogliamo dirla tutta, la Tari l’ha aumentata l’amministrazione precedente, ma non ho fatto polemiche perché è aumentata in tutte le città assieme a inflazione e costi fissi. Sulle mense va riconosciuto che abbiamo sbagliato le modalità, perché non ci siamo presi il tempo dovuto per parlarne con tutti i soggetti che andavano coinvolti. Resta il fatto che a Vicenza le mense continuano a essere mediamente tra le più economiche del Veneto. Il centro sta soffrendo. Le botteghe storiche chiedono un manager ad hoc. C’è qualche piano?Al centro storico, come anche al commercio di vicinato dei quartieri teniamo moltissimo e siamo disponibili con associazioni dei commercianti e di categoria a ragionare di tutte le opzioni possibili. A Natale e Santo Stefano molte attività però erano chiuse. È stato un danno per la città?Ho lavorato alcuni anni in un’azienda del mondo del commercio e so quanto difficile sia per quelle famiglie tenere aperto la domenica e nei festivi; quindi penso che quando chi ha un’attività privata legittimamente faccia le proprie scelte. Ha convocato la giunta il 24 e il 31 dicembre. È stato un test per la squadra?No, semplicemente il 24 e il 31 sono giorni lavorativi in qualsiasi contesto privato e il Comune deve funzionare allo stesso modo. Così come ho dato io disponibilità totale e quotidiana alla città, lo stesso vale per la giunta.Rimpasti in vista? Sono contento della squadra e le valutazioni si fanno a metà mandato. Serve accelerare? Da subito abbiamo detto di voler sbloccare la città. Nell’ultimo anno abbiamo visto ex Macello, ala Roi, ex Centrale, ex serre, la cancellata, l’inaugurazione dell’ex Aci, oltre a interventi di altre istituzioni pubbliche. E su questo voglio correre sempre di più, in dialogo con il privato. In questa crescita si inseriscono la variante del centro storico e quella Rigenerazione, che permette di aumentare la residenzialità, senza consumo di suolo. È anche prioritario sbloccare gli investimenti sulle case Erp. Riconsegnarne almeno un centinaio entro fine mandato è un risultato al pari di una grande opera. E il masterplan? Da gennaio partirà. Si ricandiderà? Se i vicentini lo vorranno, sarei onorato di portare avanti il lavoro anche in un secondo mandato. Il regalo di Natale più bello?Il maglione natalizio del Lane.
** COMUNICATO STAMPA
RUCCO: “PROMESSE NON MANTENUTE E NESSUNA RISPOSTA CONCRETA AI BISOGNI DI VICENZA”
Vicenza, 29 dicembre 2024 – In merito all’intervista del sindaco Giacomo Possamai pubblicata su Il Giornale di Vicenza, emerge una narrazione che tenta di mascherare con parole e vaghezze un’assenza di risultati concreti. Nonostante un anno e mezzo di amministrazione, i problemi di Vicenza restano irrisolti e le priorità dei cittadini ignorate. Ecco i punti critici che meritano attenzione.
Parco della Pace: un simbolo di ritardi e confusione
Il Parco della Pace è l’esempio lampante dell’immobilismo. Cambiare gli obiettivi rispetto alla mia amministrazione ha generato solo ritardi e confusione. L’unico risultato? Un campo regalato alla sinistra antagonista per una sorta di “Woodstock cittadina”, senza alcuna prospettiva concreta per l’intera comunità. Un’occasione persa per trasformare il Parco in un vero spazio di aggregazione e innovazione per Vicenza.
Ex Macello e Piazza Matteotti: continuità senza novità
Possamai rivendica progetti che sono semplicemente una continuazione di quanto avviato dalla mia amministrazione con atti amministrativi concreti. L’ex Macello e Piazza Matteotti, al netto di piccole modifiche, restano iniziative già impostate, che dimostrano l’assenza di idee originali da parte dell’attuale governo cittadino.
Natale: un video mapping per i selfie, ma nessun beneficio per il commercio
L’amministrazione si vanta del video mapping natalizio, ma gli operatori del centro storico hanno chiaramente denunciato l’assenza di ricadute economiche. Si tratta di uno spettacolo che attira gente per i selfie in Piazza dei Signori, ma che non genera alcun volano per il commercio locale. Vicenza merita un Natale che unisca bellezza e concretezza, a beneficio di tutta la città.
Sede della Polizia Municipale e il tema della sicurezza
La sede della Polizia Municipale resta un problema irrisolto, e non c’è chiarezza su quando verrà affrontato. Ancora più grave è il silenzio di Possamai sulla sicurezza, una delle tre priorità per i vicentini secondo il recente sondaggio UIL (insieme a lavoro e sanità). Il sindaco, che detiene la delega alla Sicurezza, non è riuscito a presentare alcun piano concreto per garantire ai cittadini una città più sicura.
Asili nido: promesse disattese e famiglie in difficoltà
Tra le promesse fatte in campagna elettorale, Possamai aveva annunciato nidi gratis per le famiglie. Oggi, la realtà è ben diversa: i bambini vengono lasciati a casa perché i genitori non riescono a pagare le rette. Una situazione inaccettabile, che dimostra il fallimento dell’amministrazione nel sostenere le famiglie e nel mantenere gli impegni presi.
La domanda fondamentale
In sostanza, cosa resta della tanto annunciata gioiosa macchina da guerra del centrosinistra se togliamo le opere programmate dalla mia amministrazione? La risposta è sotto gli occhi di tutti: poco o nulla.
Vicenza ha bisogno di un’amministrazione che lavori concretamente per risolvere i problemi dei cittadini, invece di limitarsi a parole e proclami.
Francesco Rucco
Consigliere di Fratelli d’Italia
Ex Sindaco di Vicenza