Redditività ordinaria in forte crescita con un utile netto consolidato di 138,3 milioni di euro (+58,5%), eccellente qualità degli attivi con un livello di copertura al 94,6% dei crediti problematici, solida dotazione patrimoniale con un CET1 ratio al 27,5% che si mantiene ai massimi livelli del sistema bancario, caratterizzano l’esercizio 2023 delle 5 Banche di Credito Cooperativo appartenenti alla Federazione del Nord Est, l’Organismo associativo che comprende le BCC Venete facenti capo al Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca S.p.A.
Le 5 Banche, Banca Adria Colli Euganei, Banca Prealpi Sanbiagio, Banca del Veneto Centrale, Cortina Banca e BVR Banca – Banche Venete Riunite, consolidano sempre più la propria presenza nel Veneto con una rete distributiva di 198 sportelli, 1.400 dipendenti e 47.500 soci al 31.12.2023.
Il Presidente della Federazione Lorenzo Liviero presentando i dati delle Banche Associate dell’esercizio 2023 sottolinea l’eccellenza dei risultati economico-patrimoniali raggiunti, che esprimono il continuo sviluppo del Credito Cooperativo del Gruppo Cassa Centrale Banca nel Veneto. Le Bcc del Nord Est, anche nel 2023, hanno contribuito a sostenere l’economia, in particolare le famiglie e le imprese, con un modello di banca omnicanale, diversificato e sempre orientato a favorire il benessere sociale e culturale del territorio.
Anche nel 2023 la strategia delle Banche Associate si è focalizzata sullo sviluppo dell’originale modello di business, con un’attenzione sulle competenze dei propri collaboratori, sull’innovazione tecnologica e digitale e sulla sostenibilità con focus sugli impatti climatici e ambientali.
Il supporto al territorio si è concretizzato anche attraverso il sostegno a molteplici iniziative di solidarietà, di beneficenza, culturali e sportive erogando oltre 7 milioni di euro.
Di seguito, gli aspetti più rilevanti dei principali aggregati reddituali e patrimoniali del 2023 delle 5 Banche associate alla Federazione del Nord Est.
La redditività è sostenuta dall’ottima crescita del margine di interesse che si attesta a 324,8 milioni di euro (+22,7% rispetto al 31 dicembre 2022). Le commissioni nette sono pari a 92,2 milioni di euro e crescono del 3,5% rispetto alla chiusura dell’esercizio 2022. Il margine di intermediazione gestionale è aumentato del 12% grazie al positivo apporto del margine di interesse primario e del contributo delle commissioni della raccolta indiretta e del comparto banca assicurazione.
Le spese per il personale pari a 136,3 milioni di euro sono aumentate (+26,9%) e includono costi straordinari relativi a una politica di ottimizzazione degli organici che consentirà un ricambio generazionale e professionale con l’ingresso di giovani collaboratori. Le rimanenti voci di costo, che comprendono le altre spese amministrative, le rettifiche nette di valore di attività materiali e immateriali risultano pari a 93,1 milioni di euro in aumento del 6,7%.
Il risultato d’esercizio comprende riprese di valore su crediti per 30,3 milioni di euro in controtendenza con il valore del 2022 che riportava rettifiche di valore per 29,6 milioni di euro. Il ROE (utile/patrimonio netto) raggiunge il 12,6%, in aumento del 37,1%.
La raccolta complessiva da clientela ammonta a 14,3 miliardi di euro (+8,5% rispetto a fine 2022). La raccolta diretta da clientela, a conferma della consolidata relazione fiduciaria con la clientela, raggiunge i 9,2 miliardi di euro, in aumento del 4,2% rispetto al 31 dicembre 2022; la raccolta indiretta è pari a 5,1 miliardi (+17,5%), trainata in particolar modo dall’andamento positivo dei mercati, specie nella seconda metà del 2023.
Il risparmio amministrato si attesta a 1,7 miliardi rispetto a 1,2 miliardi (+49%) del dicembre 2022. Il risparmio gestito ammonta a 3,4 miliardi rispetto a 3,2 miliardi (+6%) di fine 2022, evidenziando la capacità delle Banche Associate di supportare con competenza la propria clientela nell’allocazione del risparmio.
I finanziamenti alla clientela risultano pari a 6,2 miliardi di euro, in diminuzione del 3,7% rispetto al 31 dicembre 2022.
Gli indicatori di liquidità sia di breve (liquidity coverage ratio – LCR) che di medio periodo (net stable funding ratio – NSFR) si posizionano ampiamente al di sopra dei requisiti minimi regolamentari. Il LCR si attesta attorno al 290%, seppur a fronte del rimborso di una significativa quota del funding TLTRO all’Eurosistema. Il NSFR si posiziona attorno al 195%.
I ratio patrimoniali si confermano su livelli elevati per il sistema bancario mostrando un ampio buffer rispetto ai requisiti regolamentari. Il CET 1 ratio e il Total Capital Ratio si posizionano infatti al 27,5% rispetto al 25,1% di dicembre 2022.
I fondi propri consolidati al 31 dicembre 2023 si attestano a 1,1 miliardi di euro, in crescita rispetto al dato di fine dicembre 2022 pari a 996 milioni (+10,6%).
La qualità dell’attivo si è mantenuta ai massimi livelli del sistema bancario con il rapporto tra impieghi deteriorati lordi e impeghi lordi verso la clientela al 3,9% (-13,8%). Il rapporto tra crediti deteriorati netti (NPL netti) e impieghi netti verso la clientela è pari allo 0,22%, significativamente inferiore alla media del sistema bancario.
Il livello di copertura dei crediti verso la clientela (coverage ratio) è del 94,6% rispetto al 96,4% registrato nel 2022.
Il Texas ratio, rapporto tra il totale dei crediti deteriorati lordi e il patrimonio netto tangibile, è in costante miglioramento e si attesta al 20,7% in riduzione rispetto al 29,1% registrato a dicembre 2022.