“Bella Ciao è un canto di lotta, non c’entra nulla con l’Italia di oggi che ha tradito tutti i valori di cambiamento e di giustizia sociale della Resistenza. Per questo siamo contro la proposta di PD, M5S e Leu, che con una mano sbloccano i licenziamenti e con l’altra chiedono di rendere “Bella Ciao” inno ufficiale del 25 aprile, da suonare nelle cerimonie istituzionali”. Lo afferma in un comunicato il Fronte della Gioventù Comunista a proposito della proposta che sta animando il dibattito politico. “Un teatrino che serve a battibeccare con la Lega e la sua odiosa propaganda anti-partigiana, mentre ci governano insieme. L’Italia di oggi non è quella per cui i nostri partigiani hanno combattuto. Chi governa per conto di padroni, UE, Confindustria tradisce ogni giorno la loro memoria. Stando così le cose, senza ipocrisie, è più giusto che Bella Ciao venga cantata nelle strade da chi lotta contro l’ingiustizia, nei cortei popolari e non nelle cerimonie di uno Stato che calpesta i lavoratori” afferma ancora Lorenzo Lang, segretario nazionale FGC.