“Bentornata primavera”, domenica riaprono le Risorgive del Bacchiglione a Dueville

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Argine Bacchiglione a Vicenza (foto di archivio)
Argine Bacchiglione a Vicenza (foto di archivio)

“Bentornata primavera!”. È questo lo slogan che accompagna la riapertura delle Risorgive del Bacchiglione a Dueville. Il parco, la cui gestione è stata affidata dalla Provincia a Viacqua, riapre le sue porte domenica 3 marzo per invitare appassionati e famiglie a scoprire un patrimonio protetto di grande pregio naturalistico, dove si può vivere la natura, esplorarla con rispetto, rilassarsi e imparare. Nella prima giornata di apertura – dalle 9 alle 18 – non mancherà un brindisi alla primavera e alla riapertura.

Posta al confine tra i Comuni di Caldogno, Dueville e Villaverla, l’area sarà aperta tutte le domeniche e i giorni festivi dalle 9 alle 18, salvo maltempo. Solo nei mesi di luglio e agosto è in programma un’apertura ridotta, dalle 15 alle 19. L’accesso al parco, da via Bissolati, è a pagamento (adulti e ragazzi sopra i 10 anni: 2 euro; ingresso famiglia: 5 euro; gratuito per bambini sotto i 10 anni e over65). Durante le giornate di apertura vengono anche organizzate visite del parco che daranno la possibilità di conoscere e vedere da vicino la ricchezza della flora e della fauna che lo caratterizzano.

A pochi passi dal Bosco di Dueville, le Risorgive del Bacchiglione sono parte di uno dei più grandi acquiferi d’Europa e della rete “Natura 2000” diffusa su tutto il territorio dell’Unione Europea per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari.  L’area è suddivisa in tre zone con regole e caratteristiche diverse: un’area ricreativa, visitabile liberamente nelle aperture domenicali; un’area accessibile solo con guide autorizzate; un’area di protezione integrale, accessibile solo a scopi scientifici.

Negli ultimi anni il parco è diventato un punto di riferimento delle attività educative promosse da Viacqua e ospita laboratori, visite guidate, corsi ed eventi. A rendere possibile un’apertura sempre più costante dell’area sono stati il grande lavoro di manutenzione e custodia svolto dal Bacino di Pesca zona B, la collaborazione con il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta e con Veneto Agricoltura e le iniziative messe in campo dalla cooperativa Ecotopia.