Benvegnù e Langella della lista SAL (Solidarietà Ambiente Lavoro): “Visti anche i disastri causati dal maltempo, dove portano le grandi opere?”

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Benvegnú e Langella assieme alla presentazione a Padova della lista SAL
Benvegnú e Langella assieme alla presentazione a Padova della lista SAL

Presenti alla festa di Rifondazione Comunista di Padova, Paolo Benvegnù (segretario regionale PRC e candidato presidente della lista SAL) e Giorgio Langella (segretario regionale del PCI e tra i candidati SAL nel collegio vicentino) chiedono alla regione come procedano i lavori ed i costi per le grandi opere.

Giorgio Langella
Giorgio Langella

Senza dubbio i temporali di questi giorni sono stati decisamente potenti” dice Langella “e la questione tocca anche il discorso sui cambiamenti climatici, che nel nostro programma è presente. I disastri conseguenti ai quali abbiamo assistito, i quali hanno per immagine emblematica l’odontotecnico veronese che si muove nella fanghiglia fino al collo, causano danni ingenti a livello economico. Gli agricoltori oggi stanno cercando di salvare il salvabile, un nostro iscritto, che è contadino nella zona di Montecchia, ringrazia di avere ancora un tetto. Nel Vicentino abbiamo alcune strade allagate. La messa in sicurezza del territorio è uno dei nostri principali punti politici“.

In questo contesto gli esponenti di SAL si domandano dove stiano andando i soldi per le grandi opere, come la Pedemontana, della quale avevamo già parlato a giugno.

Continua Langella: “La Pedemontana richiede molti soldi per, in definitiva, dare in cambio pochissimo. Come vengono usati i soldi pubblici, che invece sarebbero ottimi per lavori di bonifica ed assestamento del territorio?

Paolo Benvegnù (SAL)
Paolo Benvegnù (SAL)

Il nostro programma è chiarissimo – incalza il candidato alla presidenza del Veneto per Salvare Paolo Benvegnù –: noi siamo contrari alle grandi opere e la Pedemontana è una follia. Se lo era già prima, adesso è pure peggio: la contrazione della mobilità, prevedibile nel prossimo futuro, abbassa ulteriormente la ‘necessità’ di una simile costruzione. La quale, oltre ad incidere fisicamente sul territorio, avrà conseguenze economiche per i cittadini veneti, già provati dalla crisi economica da Covid e dai danni procurati da queste condizioni meteorologiche degli ultimi giorni.

No Tav (SAL)
No Tav (SAL)

Tutte le grandi opere (Pedemontana, Mose, Tav) hanno effettivamente dei costi altissimi e da anni numerose voci sollevano dubbi sull’effettivo guadagno economico e sociale rispetto agli svantaggi che queste portano già adesso, nella fase dei lavori. Si pensi al movimento No Tav (del quale la lista SAL fa parte) ed alle sue mobilitazioni tra Lombardia e Veneto, portate avanti da numerosi attivisti che, va fatto notare, non sono riconducibili esclusivamente all’area della sinistra radicale nella loro totalità. “Quindi non si dica che è solo una questione ideologica. E’ una questione pratica e reale” afferma Benvegnù.

La nostra proposta alternativa” continuano i due segretari con parole formalmente diverse ma sostanzialmente all’unisono “è chiara. Ma dove stiamo, intanto, andando con queste grandi opere? Dove saranno i grandi risultati promessi che vedono per altro continue proroghe a causa dei ritardi nei lavori? Invitiamo i veneti a porsi questa domanda.“.