A spasso per Bergamo, Capitale Italiana della Cultura 2023, fra torri e baluardi medioevali

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Bergamo
Uno scorcio di Bergamo Alta. Foto: Marta Cardini

Nel 2023 la città di Bergamo sarà Capitale Italiana della Cultura e sarà “la città illuminata” assieme a Brescia. Precedentemente vi avevamo parlato di Limone sul Garda, un borgo in provincia di Brescia, che si affaccia sul Lago di Garda. Ora vi parliamo di Bergamo, che si presta bene per fare una bella gita. C’è la città Bassa, più moderna, e quella Alta, delle mura medievali e delle case antiche. Entrambi i volti di Bergamo hanno fascino e storia, si valorizzano nel loro contrapporsi. Per raggiungere la cima della collina, ovvero la città alta, è possibile avventurarsi tra le mille scalette oppure prendere la funicolare che passa tra le antiche Mura Veneziane, dal 2017 Patrimonio Unesco.

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La Rocca presente nella Città Alta. Foto: Marta Cardini

Bergamo Alta

La Città Alta è nota per i suoi scorci suggestivi. Il borgo ha delle mura che dal 1500 circondano il nucleo storico della città, proteggendolo dagli invasori e dalla corrosione del tempo. Qui si trovano la Rocca, torri e baluardi medioevali, cannoniere, 4 porte, cortili nascosti e botteghe artigiane. La costruzione della Rocca iniziò nel 1331 e a metà del secolo XV venne costruito il possente torrione circolare. La Rocca ospita oggi il Museo Storico. Tra le stradine del borgo antico si nascondono oasi verdi straordinarie: l’Orto Botanico Lorenzo Rota custodisce circa 1.200 tipologie di piante e una bellissima vista sui tetti. La parte più conosciuta e frequentata di Bergamo Alta è Piazza Vecchia, con la fontana Contarini, il Palazzo della Ragione, la Torre civica (detta il Campanone), che ancora alle ore 22 scocca 100 colpi.

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Palazzo della Ragione in piazza Vecchia a Bergamo Alta. Foto: Marta Cardini

La Basilica di S. Maria Maggiore

Per gli amanti dell’arte ci sono tappe imperdibili, a partire dalla Basilica di Santa Maria Maggiore, su cui è addossata anche la Cappella Colleoni. Maestosa e imponente, la Basilica domina Piazza del Duomo, nel cuore di Bergamo Alta.  L’esterno della Basilica, edificata a partire dalla seconda metà del XII secolo, è caratterizzato da uno stile Romanico, sobrio e lineare. All’interno, le decorazioni sono un trionfo barocco. La Basilica fu voluta dai bergamaschi come voto perché la Madonna ponesse fine a un lungo periodo di epidemie. Nei piccoli portici a protezione e copertura dell’ingresso principale della chiesa, opera trecentesca di Giovanni da Campione, due leoni rossi e due leoni bianchi in marmo sorvegliano l’ingresso settentrionale e quello meridionale.

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Cappella Colleoni addossata alla Basilica di S. Maria Maggiore. Foto: Marta Cardini

La Basilica sorge sui resti di una chiesa più piccola. Delle cinque absidi originarie oggi se ne possono osservare due. La struttura muraria testimonia l’edificazione della basilica in tempi diversi. La parte orientale e quella della prima fascia inferiore sono caratterizzate da blocchi grandi, regolari e ben squadrati. Il resto dell’edificio presenta invece blocchi più piccoli e irregolari. Il colore della pietra arenaria impiegata va dal più morbido giallo ambrato al tipico grigio pietroso. Affreschi, stucchi, arazzi e tarsie lignee realizzate su disegno di Lorenzo Lotto decorano l’interno dell’edificio.

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L’interno della Basilica di S. Maria Maggiore. Foto: Marta Cardini

I dintorni di Bergamo

Esplorando i dintorni di Bergamo, si scopre un paradiso per gli appassionati di vacanze all’insegna dell’Active & Green. Oltre 400 chilometri di piste da sci d’inverno e percorsi ancora più lunghi per il trekking d’estate. Per chi è in cerca di esperienze uniche suggeriamo di visitare la Grotta delle Meraviglie a Zogno o una giornata di rafting lungo i fiumi che tagliano le Orobie.

Per rifocillarsi basta lasciarsi guidare dai prodotti tipici della zona. Il piatto forte sono i casoncelli alla bergamasca, una pasta ripiena che la ricetta autentica vuole farcita di carne, grana, uva sultanina e amaretti. Poi ci sono lepre in salmì o formaggio d’alpe. Il dolce tipico è il dessert “polenta e osei” . Si tratta di una base di pan di spagna con piccoli uccelli di marzapane.

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Il dolce “Polenta e osej” tipico di Bergamo. Foto: Marta Cardini

La Città Bassa

Mentre la Città Bassa, attraversata dal torrente Morla per ben 8 chilometri, nasce dallo sviluppo di alcuni borghi disposti lungo le principali vie di comunicazione che scendendo dai colli portavano al piano; i borghi sono Borgo Canale, Borgo Sant’Alessandro, Borgo San Leonardo, Borgo Pignolo, Borgo San Tomaso, Borgo Santa Caterina, Borgo Sant’Antonio e Borgo Palazzo[26]. Questa particolare conformazione urbanistica si era soliti chiamare semplicemente “sità” la città vecchia e “i borgh”, Bergamo bassa.

Bergamo bassa è sede del comune, della Prefettura, della Provincia e dell’ufficio postale centrale. L’arteria principale di Bergamo bassa è viale Papa Giovanni XXIII, che va dalla stazione ferroviaria a Porta Nuova.

Nei primi anni del Novecento venne creato il quartiere che è il centro della città, realizzato da Marcello Piacentini, nel quale si trovano le sedi istituzionali. Adiacente a questo è il Sentierone – viale pavimentato che nei secoli scorsi era la stazione delle carrozze trainate da cavalli. Pure degno di nota, nella zona, è il monumento al partigiano di Giacomo Manzù.

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Il Campanone di Bergamo alta. Foto: Marta Cardini