In merito al nostro articolo di due giorni fa “Zonin mise a capo di Banca Nuova un professionista di sicuro valore ma facciamo una domanda a Mattarella…“, che nessuno si è peritato di riprendere, magari per correggerlo, ci arrivano delle precisazioni da parte del dr. Bernardo Mattarella, nipote dell’ora presidente Sergio Mattarella, che volentieri riportiamo e, poi, commentiamo.
“Gentile direttore,
ho letto con attenzione il Suo articolo intitolato “Zonin mise a capo di Banca Nuova un professionista di sicuro valore ma facciamo una domanda a Mattarella…”, pubblicato il 13 giugno scorso sul sito www.vipiu.it e ritengo doverose alcune precisazioni.
Innanzi tutto, pur essendo un nipote del Presidente della Repubblica, non sono il figlio di Piersanti Mattarella.
Con riferimento al mio curriculum, che seppur con accenti e suggestioni non certo gradevoli viene da Lei considerato degno di un professionista di valore, mi preme sottolineare, a parte che l’anno di laurea è il 1988 e non il 1998, che lo stesso non è affatto sperduto nel web. Cercando su Google “Bernardo Mattarella cv” o “Bernardo Mattarella curriculum” è il primo risultato disponibile, in forma estesa anche se non aggiornata con l’incarico attualmente ricoperto, dal sito di Universitas Mercatorum, presso la quale tengo un corso. Inoltre, finché la normativa lo ha previsto, è stato pubblicato nella sezione trasparenza del sito di Invitalia. Da ultimo, tutte le mie esperienze professionali sono esplicitamente riportate nel mio profilo Linkedin.
Sul sito del Mediocredito Centrale http://www.mcc.it/, invece, è riportata una sintetica bio, utilizzata anche in occasione di partecipazioni a convegni e dibattiti.
Dimostrato quindi, per usare le Sue parole, che nulla è stato “bypassato”, mi sembra superfluo rispondere alla Sua ultima domanda su fatti da condannare, di cui comunque non sono a conoscenza.
ChiedendoLe di pubblicare integralmente questa mia nota, La saluto cordialmente.
Bernardo Mattarella”.
Ecco i nostri commenti già inviati direttamente
Gentile dr. Bernardo Mattarella,
se la ringrazio, intanto, per la sua cortese attenzione e per le precisazioni, che riportiamo volentieri oltre che doverosamente sulla nostra testata web, mi dispiace e mi stupisce che lei abbia riscontrato “accenti e suggestioni non certo gradevoli” nel nostro articolo citato che era la premessa necessaria a una domanda a cui oggi non dà risposta “bypassandola”, come lei dice, anche se reputiamo che una sua chiara presa di posizione sia ancora e a maggior ragione indispensabile vista la sua reazione, ci perdoni, eccessivamente piccata.
L’anno 1998, intanto le rispondiamo noi, è un chiaro refuso di digitazione (visto che scrivevamo che è dottore commercialista dal 1990 e che il suo vecchio curriculum è stato da noi pubblicato integralmente sulla sezione dei documenti Premium di bankilelkas.com) mentre mi scuso per l’errore nell’averle attribuito come padre Piersanti Mattarella, vittima della mafia. Le chiedo, quindi, quale è il nome di suo padre se gradisce che venga giustamente inserito il suo di nome.
Il curriculum a cui facciamo riferimento lo abbiamo definito “sperduto nel web” (è nel sito dell’università telematica Universita Mercatorum, gruppo Pegaso, ndr) perché, come lei stesso conferma, non è aggiornato al prestigioso incarico che lei ricopre, quello di Ad di Mediocredito Centrale, in cui il periodo di interesse, è descritto “Dal 2000 al 2007 ha avuto vari incarichi nel settore finanziario e bancario (Nuova Merchant, NEM SGR, Fondo Nuove Infrastrutture, Banca Nuova)” senza esplicitare la sua funzione dirigenziale e non da semplice incarico in Banca Nuova, che acquisì la Banca del Popolo di Trapani coinvolta, come di recente è stato ricordato su Il Sole 24 Ore e poi anche su Report, in non gratificanti vicende.
Un suo esplicito chiarimento su quei sette anni, in cui si realizzò e si consolidò l’acquisizione cash per circa trecento miliardi delle allora lire della banca trapanese, tra l’altro carica di sofferenze per altrettanti trecento miliardi, da soci non certo meritevoli di encomi pubblici, sarebbe una chiave importante per aggiungere elementi di comprensione di quanto avvenne intorno a Banca Nuova, di cui fu, come ci conferma, dirigente apicale per sette anni.